La SS 309 tra triste primato e progetti che attendono il via. Il parlamentare polesano del Partito Democratico con altri colleghi ha depositato l’interrogazione per chiedere una urgente messa in sicurezza.
ROMA 05/11/2015 – <Ho chiesto al Ministro Graziano Del Rio se ritenga necessario disporre con assoluta urgenza la progettazione e l’esecuzione degli interventi per la messa in sicurezza della strada statale 309 “Romea” e quale posto abbia una arteria viaria così importante nei programmi del Governo>. L’on.Diego Crivellari ha interrogato il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture sulla sicurezza della ss 309 al fine di ridurre i fattori di rischio e contribuire alla diminuzione degli incidenti stradali, troppo spesso ancora con esiti mortali.
<Ad oggi le vittime della Romea – ha continuato Crivellari – costituiscono un prezzo troppo caro per autotrasportatori e automobilisti. La strada statale è tra le vie nazionali con maggiore afflusso di mezzi pesanti ed una alta incidenza del traffico automobilistico locale e intra – interregionale. Nonostante una relativa diminuzione della mortalità da incidente stradale di livello nazionale nel periodo tra il 2001 ed il 2013 – dato che lascia spazio a considerazioni positive sui benefici introdotti dalle riforme del codice della strada e dalla sempre maggior educazione e consapevolezza nell’uso dell’autoveicolo – le statistiche più recenti (Aci, Istat) ci dicono che, tra le strade statali, la ss. 016 “Adriatica” è l’arteria su cui sono stati rilevati il maggior numero di incidenti: 11.293 con 500 morti e 20.472 feriti ed un indice di mortalità 4,4 punti e di lesività 181,3, mentre la ss. 106 “Jonica” e la ss. 309 “Romea” detengono il tragico primato delle strade statali più pericolose: 2.592 incidenti per la prima e 1.856 per la seconda, con un indice di mortalità del 9,4 per la “Jonica”e di 8 punti per la “Romea”.
L’indice di mortalità della ss 309 risulta dunque superiore del doppio rispetto alla media delle strade statali del Paese (3,7). La statale insiste lungo la zona costiera ad alta vocazione turistica compresa Veneto ed Emilia Romagna e nella stagione estiva aumentano inevitabilmente le condizioni di pericolosità che caratterizzano quel tratto stradale, esponendo i viaggiatori a notevoli rischi per la loro incolumità. Il nuovo presidente di Anas, ing. Gianni Vittorio Armani, ha recentemente confermato la volontà di intervenire sulla ss. 309 “Romea” considerandola tra le tre-quattro direttrici nazionali prioritarie e individuando anche con dichiarazioni pubbliche alcune possibili linee di intervento, nella logica di una “manutenzione straordinaria” di questa arteria finalizzata ad una sua radicale messa in sicurezza. Il progetto dell’Autostrada Orte-Mestre, arteria da 432 chilometri che avrebbe dovuto attraversare l’Italia dal Nord-est fino al Lazio, compresa nell’elenco delle infrastrutture strategiche di cui alla delibera Cipe del 21 dicembre 2001, n. 121, in conformità a quanto previsto dalla “legge obiettivo” (legge n. 443 del 2001), e inserita nel piano generale dei trasporti e della logistica (PGTL), approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo del 2001, non risulta più essere allo stato delle cose tra i progetti prioritari per il Governo.
Una recente mozione parlamentare accolta dal Governo il 14 aprile scorso a firma di numerosi deputati del Partito Democratico aveva impegnato l’esecutivo “a procedere nella strategia nazionale individuata con l’allegato infrastrutture in DEF 2015 e (…) ad avviare interventi urgenti volti alla riqualificazione, al potenziamento e alla messa in sicurezza della superstrada E-45 e della strada statale 309 Romea, valutando la possibilità di trasformarla in un’arteria a percorrenza veloce a basso impatto ambientale”. Il collegamento da nord a sud del versante adriatico compreso tra Veneto ed Emilia Romagna riveste notevole importanza per lo sviluppo e per l’economia di tutta l’area interregionale. Con l’interrogazione di oggi – ha concluso Crivellari – rimane quindi anche da comprendere se la necessità di una riqualificazione e messa in sicurezza della ss. 309, accolta dal Governo nelle scorse settimane, escluda – anche sotto il profilo delle soluzioni tecniche, infrastrutturali, logistiche da adottare – la realizzazione del tratto storicamente più critico della viabilità relativo alla cosiddetta “Romea commerciale”, il cui tracciato collegherebbe in modo alternativo e più sicuro Venezia a Ravenna, liberando l’attuale ss. 309 dal traffico pesante e dalla congestione del traffico balneare>.