ROVIGO 10/12/2015 -Come dice Renzi, partendo dal basso si può scalare la montagna della vecchia politica.
Umiltà, tenacia, passione, visione strategica sono stati gli ingredienti del progetto che poco più di un anno fa oltre 1400 iscritti hanno scelto, votandomi come Segretario Provinciale del PD.
Nonostante avessi contro le massime cariche istituzionali del partito, una buona fetta degli amministratori comunali e la gran parte del gruppo dirigente “storico”, la base del partito scelse il cambiamento. E lo scelse anche a Rovigo, eleggendo Tosca Malagugini Segretaria Comunale e Virna Riccardi Segretaria Cittadina.
Quel cambiamento non si è potuto esplicare nel rinnovo dell’Amministrazione Provinciale e dell’Amministrazione Comunale di Rovigo in quanto fortemente contrastato dalla controffensiva della vecchia politica: pezzi del PD e del centrosinistra, per vendette trasversali e per tutelare rendite di potere e ambizioni di carriera di taluni, hanno preferito consegnare la Provincia a Marco Trombini ed il Comune di Rovigo a Massimo Bergamin, due signori che governano i rispettivi enti senza uno straccio di programma e nella logica del piccolo cabotaggio.
Ma quella richiesta di cambiamento, che ancora forte sale dal basso, non può essere tradita; il PD si fa carico di tradurla in azione politica per non condannare il Polesine ad un progressivo ed inesorabile declino.
Abbiamo idee chiare sui temi importanti che riguardano lo sviluppo del territorio (riordino dei servizi pubblici, centralità delle politiche culturali, green economy e potenzialità occupazionali, Polesine protagonista della prima nuova Area Vasta del Veneto) e profonderemo il massimo impegno per realizzarle.
Non permetteremo pertanto che il partito venga ingessato da polemiche fratricide inutili e pretestuose, infondate e fuorvianti; il fatto di ricoprire incarichi di rilevanza istituzionale non attribuisce licenza di spocchia.
Chi vuole fare a gara nell’organizzare il convegno più raffinato ha sbagliato campionato.
Chi vuole cimentarsi nella castagnata più esclusiva ha sbagliato obiettivo.
Le iniziative politiche sul territorio si progettano e si organizzano assieme, coinvolgendo tutto il partito e non costruendo fortini contrapposti.
Chi lancia accuse di tessere false guarda forse indietro ad altre stagioni, quelle nelle quali la vecchia classe politica era protagonista incontrastata; non può riferirsi di certo alla stagione della mia elezione e del mio mandato.
Chi lancia sospetti nella gestione delle risorse finanziarie del partito dimentica di aver approvato bilanci certificati da un Collegio dei Revisori caratterizzati dalla tracciabilita’ di tutti i ricavi ed i costi, incluse ovviamente le spese delle campagne elettorali.
L’ex apparato vorrebbe reimpossessarsi della “ditta”, a Roma come a Rovigo, ma quella stagione è chiusa: oggi in campo, anche in periferia, c’è il PD di Renzi, che riforma il Paese e cambia la politica.
Julik Zanellato
Segretario Provinciale del Partito Democratico