Il Gazzettino di Rovigo 18/12/2015 – PARTITO DEMOCRATICO Julik Zanellato si difende: «Sono beghe di cortile» II segretarioo replica alle accuse di immobilismo.
In 29 chiedono la testa del segretario del Pd Julik Zanellato. Le accuse da parte della minoranza congressuale, che chiede di tornare a congresso, sono pesanti. Il deputato Diego Crivellari e il consigliere regionale Graziano Azzalin hanno presentato al presidente Franco Modena la richiesta di convocazione di un’assemblea provinciale per risolvere la situazione. Tra le accuse più pesanti c’è il fatto che «la direzione del partito non viene convocata da mesi e che il Pd è all’angolo in tutte le maggiori istituzioni, vivendo m uno status di procurata insignificanza politica».
Zanellato rimanda al mittente le accuse. «Non mi sembra che questo corrisponda alla realtà. Anzi. In ogni caso l’assemblea verrà convocata a metà gennaio, come avevamo già intenzione di fare».
Il segretario provinciale assicura che lui sta percorrendo «la strada del rinnovamento del partito. Dopo queste dichiarazioni resto dell’idea che ci sia il solito vecchio ceto politico che vuole tenere il Pd rinchiuso nelle beghe di cortile. Gli oltre 3mila iscritti al congresso dell’anno scorso hanno scelto un futuro diverso per il partito. Ed è per questo che loro sono la minoranza congressuale».
Per quanto riguarda i temi fondamentali per il Polesine, Zanellato ricorda quello dell’area vasta, «che ora hanno preso a cuore anche il sindaco Bergamin e i centristi, ma che nasce dal Pd. E in tutte le questioni più importanti il Pd è risultato fondamentale. Non ci sarebbe più il Consvipo senza di noi. Avremmo perso il treno degli Hydrobond, Ecoambiente sarebbe andata in liquidazione».