ROVIGO 31/01/2016 – La forza riformatrice del Governo Renzi poggia anche sulla volontà di portare il paese su posizione mature e nuove anche in merito ai diritti civili, per i singoli, per le famiglie e per le unioni di fatto. In Parlamento stiamo proseguendo con l’approvazione di decreti che sanciranno, con un gesto di alto rispetto e massima sensibilità civile, il riconoscimento delle coppie anche al di là del vincolo matrimoniale. E’ una battaglia appunto di civiltà per un Paese tra i fondatori dell’Europa e della democrazia, il disegno di legge che disciplina l’istituto delle unioni civili, con una normativa complementare organica, definirà il rapporto tra da due persone maggiorenni che vogliano organizzare la loro vita in comune senza distinzioni.
Le unioni di fatto o quelle civili sono una realtà così rilevante oggi in Italia da non poter più essere ignorata. La possibilità di una pluralità delle forme della convivenza ed il loro riconoscimento giuridico sono tra i doveri di uno Stato laico e libertario, nel tentativo appunto di tutelare la libertà di realizzazione della persona nei suoi rapporti con gli altri come recita l’articolo 2 della Costituzione.
Perciò sono fermamente convinto che questa legge con il riconoscimento di forme plurali di convivenza, anziché violare, rafforzerà i principi costituzionali lasciando ad un’altra epoca l’idea di uno Stato che imponeva scelte sul terreno delle relazioni familiari, segno tipico di una politica demografica d’altri tempi e figlia dei regimi totalitari come quello fascista. Con questa riforma oggi noi prevediamo per legge criteri e modalità di estensione alle unioni civili, dei diritti del nucleo familiare con senso di parità ed uguaglianza come è nella storia della sinistra italiana e come sancito dal testo costituzionale. Di famiglia non ce n’è una sola>. Così l’on.Diego Crivellari