ROVIGO 19/02/2016 – Fuorviante per il parlamentare del Partito Democratico confondere assistenza e previdenza: chiederemo lo stralcio della razionalizzazione e avanti per recuperare risorse a beneficio di famiglie in difficoltà.
<Concentriamoci sul contrasto alla povertà e scegliamo un secondo momento per razionalizzare la spesa previdenziale. Parlamento ed il Governo si sono impegnati per dare una risposta al problema della povertà nel nostro Paese.
Con la legge di stabilità si sono messi a disposizione intanto 1,6 miliardi di euro nel biennio 2016 – 2017 per contrastare appunto l’indigenza delle famiglie povere spesso con minori a carico. Fra alcuni mesi dunque ci sarà nelle mani del Governo uno strumento di legge che permetterà in maniera più sistematica il contrasto a fenomeni sociali rilevanti per garantire dignità e sussistenza a chi oggi non ormai più nelle condizioni di provvedere. All’interno di questo strumento c’è la delega per quanto riguarda le pensioni di reversibilità, anzi per meglio precisare “la razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale, nonché di altre prestazioni anche di natura previdenziale, sottoposte alla prova dei mezzi superando differenze categoriali e introducendo in via generale principi di universalismo selettivo nell’accesso, secondo criteri unificati di valutazione della condizione economica in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), eventualmente adeguati alla specifica natura di talune prestazioni”.
Si tratta dunque di capire se l’assegno sociale, la pensione di reversibilità, l’integrazione al minimo, la maggiorazione sociale del minimo, l’assegno per il nucleo con tre o più figli minori, alla “prova dei mezzi” sono ancora strumenti adeguati ed in linea con un riordino di natura più ampia. Per tradurre con maggior semplicità il disegno di legge prevedere un’indicazione alla razionalizzazione della spesa pubblica agendo sia sulle forme di assistenza sia su quelle previdenziali. Ma questo non deve spaventare e tanto meno lasciare spazio alle esaltazioni negative che alcune parti politiche fanno.
Il Governo ha deciso di reperire ulteriori risorse per il contrasto alla povertà, razionalizzando le attuali prestazioni sia di natura assistenziale che di natura previdenziale attraverso lo strumento dell’Isee, toccando però solo le pensione future o erogabili dopo l’entrata in vigore della legge. Rimango personalmente convinto che però dobbiamo essere in grado di separare l’assistenza dalle forme previdenziali, mischiarle sarebbe un errore. D’altronde l’
Purtroppo è stato poco efficace aver inserito nel medesimo dispositivo a contrasto della povertà anche una questione di razionalizzazione legata alla previdenza sociale. Condivido con alcuni parlamentari l’esigenza di correggere l’eventuale errore togliendo dalla delega la parte che riguarda la previdenza e continuando a lavorare su un dispositivo che possa diventare un realmente e concretamente un valido strumento contro la povertà. Chiederemo lo stralcio dal disegno di legge della razionalizzazione della previdenza>.Così l’on.Diego Crivellari.