Rovigo 14 maggio 2016 _ Se i dirigenti sbagliano, vuoi dire che manca la comunicazione anche con la parte politica dell’Amministrazione». La segretaria intercomunale del Pd, Tosca Malagugini, il suo vice, Fabio Osti e la numero uno del circolo Rovigo centro, Virna Riccardi, puntano il dito contro il sindaco Massimo Bergamin e la sua Giunta.
Sul tavolo i tre errori più grossi inanellati da Palazzo Nodari nell’ultimo anno: il pasticcio dell’ampliamento del Famila, i contributi incassati ma non girati ai parenti dei malati di Alzheimer e il “pasticcio” in piazza Vittorio Emanuele con gli ambulanti “sfrattati” da Rovigoracconta.
«È sbagliato incolpare unicamente i dirigenti. Le responsabilità vanno ricercate anche nell’Amministrazione che non è andata a fondo della questione e che non segue le pratiche con la necessaria precisione».
Poi, si è parlato delle buche, problema persistente in città, di una Università che potrebbe essere arrivata alle battute finali, se non altro per quanto riguarda il suo rapporto con Padova, ma anche di una frattura politica interna alla Lega polesana e che non mancherebbe di avere pesanti ripercussioni in giunta. Provocata dal rapporto mai risolto tra la corrente del Carroccio che fa capo al sindaco Massimo Bergamin e quella di Antonello Contiero, presidente dell’Interporto.
Soprattutto, i tre esponenti del Pd sono tornati varie volte sulla questione dei contributi destinati alle famiglie dei degenti assistiti a domicilio, entrati nelle casse di Palazzo Nodari e non ancora girati ai destinatari individuati dalla legge. Si è evidenziato come quelle somme generino comunque interessi dei quali beneficerà senza titolo il Comune e come non sia ritenuto corretto averle fatte entrare a bilancio come avanzo di amministrazione. Con una domanda, sullo sfondo: “Pura dimenticanza ed errore o c’è di peggio?”
E’ stata solo una parte dell’attacco frontale lanciato dai tre nei confronti della giunta Bergamin, a un anno circa dal suo insediamento. Molto criticata la scelta di inserire nella squadra del sindaco Massimo Bergamin Luigi Paulon, fresco di dimissioni da presidente di Ecoambiente, già due volte amministratore con altre giunte, mai arrivato alla fine del proprio mandato. “Probabilmente – ha ironizzato Osti – vuole stabilire un record simile a quello della Juventus, per quanto non di vittorie consecutive: entrare in tre giunte diverse e non restare in carica sino alla fine in nessuna di queste. In effetti, a Rovigo non è mai accaduto”.
Malagugini ha invece puntato il dito contro la gestione dei servizi sociali: uffici con orario ridotto all’osso, Iras in forte crisi e con pesanti ombre di privatizzazione. “Siamo l’unica città capoluogo di provincia – ha detto – priva di un centro diurno. L’Iras andrebbe sfruttata, dovrebbe diventare un centro di servizi che operi di concerto con l’Ulss 18 di Rovigo, senza pensare agli impieghi per i quali potrebbe essere sfruttata la sua cucina”