ROVIGO 25/08/2016 – <Il confronto tra prefetto e sindaci polesani sul tema dei migranti ha visto il sindaco di Rovigo nel ruolo del Grande assente. Così, mentre a livello istituzionale si cerca di affrontare il problema in modo razionale e di avviare una collaborazione più stretta con le amministrazioni locali, grazie anche all’impegno profuso dal nuovo prefetto, il sindaco del capoluogo non perde occasione per confermare la propria equazione “profughi uguale clandestini”, lanciare numeri improbabili sull’emergenza, invocare una sorta di clima da stato d’assedio, magari con l’obiettivo neanche troppo velato o laterale di poter deviare l’attenzione dai ritardi e dalle mancanze dell’amministrazione comunale. Richiamare l’attenzione sui centri d’accoglienza “da impiantare in Africa”, significa naturalmente ignorare la reale portata e dimensione dei fenomeni migratori che attualmente investono l’Europa, senza fornire nessun approccio concreto e percorribile. Il risultato finale è che il Comune capoluogo, che dovrebbe assumere un ruolo guida rispetto alla gestione di questi fenomeni, abdica ancora una volta dal proprio ruolo e si attesta su una linea puramente demagogica>.
Così il deputato del Partito Democratico Diego Crivellari.