Rovigo 22 novembre 2016 -Sfido Ivaldo Vernelli ad un pubblico confronto sui servizi pubblici locali, così in piena trasparenza i cittadini potranno valutare chi proclama menzogne. Scelga lui il luogo ed il moderatore.
Avrà l’opportunità di rimangiarsi le dichiarazioni ingiuriose pronunciate nei miei confronti, evitando una querela; io infatti non sono il “business partner” di HERA, pronto ad intascare favolose provvigioni, perché a differenza di molti altri vivo da sempre del mio lavoro e faccio politica solo per passione civica.
Tutti possono verificare la linearità e la coerenza delle mie posizioni: nel programma con cui mi sono candidato alla segreteria provinciale del PD nel settembre 2013, nella relazione di insediamento dell’ottobre 2014, nelle successive dichiarazioni pubbliche e nei confronti avuti sui tavoli politico-istituzionali il mio pensiero è sempre stato lo stesso. Qualcun altro, come Bergamin, ha cambiato idea rispetto alle sparate pronunciate in campagna elettorale.
Noi vorremmo che le partecipate diventassero valore aggiunto per l’intera comunità rodigina e polesana, riorganizzandole per una gestione dei servizi più efficiente ed economica.
Pensiamo che qualsiasi prospettiva di filiera, agganciata al rafforzamento patrimoniale e finanziario delle nostre società pubbliche, per realizzare sul territorio investimenti significativi per il miglioramento dei servizi, vada incardinata nel contesto regionale veneto e debba poggiare su un’importante ricaduta economica per il nostro sistema imprenditoriale locale.
Ogni scelta relativa al riordino dei servizi pubblici va comunque effettuata nell’esclusivo interesse dei cittadini e del nostro territorio e deve basarsi su un largo, se non generale, consenso da parte dei Sindaci dei 50 Comuni Polesani.
A tal riguardo le principali forze politiche del territorio dovrebbero farsi carico di favorire un percorso di unitarietà istituzionale. Per questo noi non ci siamo mai sottratti a tavoli di confronto, anche quando promossi dal Sindaco Bergamin alcuni mesi fa sulla proposta del Gruppo HERA.
A quel tavolo non partecipavamo in intimità io e Bergamin; la delegazione del PD era composta anche dall’On.le Crivellari e dalla Capogruppo rodigina Nadia Romeo ed il confronto politico coinvolgeva tutte le forze politiche della maggioranza rodigina: Lega Nord, Forza Italia, Area Popolare. Probabilmente Bergamin non invitò i Consiglieri del Movimento 5 Stelle in quanto era convinto di rappresentarli lui.
Del resto prima la nomina dell’Assessore Donzelli in giunta, poi l’asse fra Sindaco e Cinque Stelle sul ciclo dei rifiuti e sulla gestione delle partecipate hanno reso palese la vicinanza politica del Movimento di Grillo al Sindaco leghista Bergamin.
Il peggior Sindaco di Rovigo della storia, eletto senza lo straccio di un vero programma per la città, sta attraversando indenne tutte le burrasche di maggioranza proprio perché i grillini di Rovigo gli fanno da stampella, anziché comportarsi come i loro colleghi padovani, che per primi si sono recati da un notaio per mandare a casa il leghista Bitonci.
Questa è la realtà dei fatti, tutte le altre chiacchiere di Vernelli stanno a zero.
Quando Vernelli troverà il coraggio politico di staccare la spina a Bergamin dal notaio troverà sicuramente tutti i Consiglieri comunali del Gruppo PD.