Rovigo 27 giugno 2017 – La maggioranza che governa a Rovigo pare abbia ormai deciso di far “sloggiare” il mercato ambulante dal Corso del Popolo relegandolo in vie più decentrate, smembrandolo e riducendolo davvero a piccolo mercato rionale.
Anche questa pare l’ennesima scelta infelice dell’Amministrazione Bergamin che rischia di dare un nuovo colpo alla città che già, in termini di commercio, è al collasso.
Lo scorso 5 giugno, in un folto e partecipato incontro in Gran Guardia organizzato dal Gruppo Bachelet, come consiglieri comunali abbiamo ribadito quanto sia opportuno non svuotare ulteriormente la città, richiamando iniziative che la rendano più viva, più attrattiva, più frequentata, al di là della semplice “movida”.
Sul commercio, in particolare, alla presenza dei rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria, è stato chiesto un ruolo più propositivo da parte del Comune di Rovigo, una regia più sapiente e lungimirante che guardi ben oltre la scadenza di questa Amministrazione.
Lo spostamento del mercato per liberare Corso del Popolo e renderlo fruibile alla viabilità “tout court” per ridurre l’inquinamento dei mezzi di trasporto, come sostenuto dall’Assessore Paulon nel corso dell’incontro del Bachelet, ci pare una ragione assolutamente insufficiente e comunque tutta da argomentare.
Togliere il mercato settimanale dal centro significa non aver inteso che c’è bisogno di rilanciare la nostra città e non di deprimerla con interventi che limitano le opportunità delle persone di venire a Rovigo. In ogni caso basta fare un giro tra i banchi degli ambulanti per percepire l’avversione verso lo spostamento del mercato.
Sostenere, poi, che il mercato sul Corso fa concorrenza ai negozi, come sostiene qualche consigliere di maggioranza, appare come un’idea “strampalata” visto che si tratta di target di consumo completamente diversi. Confondere lo storico mercato del martedì con le altre iniziative, alcune criticate anche durante il nostro incontro (per esempio “street food”), evidenzia ulteriormente i limiti di tali ragionamenti.
Con questa scelta, per noi “scellerata”, si archivia, probabilmente, anche quella “cabina di regia” da più parti invocata per coordinare le iniziative del centro storico e nella quale il ruolo dell’Amministrazione Comunale poteva essere determinante. Forse un altro “buco nell’acqua” della Giunta Bergamin di cui la città non aveva bisogno.
Per il Gruppo Bachelet
Giorgia Businaro e Andrea Borgato
Consiglieri Comunali