Venezia, 18 settembre 2017 – “Un presidente di Regione dovrebbe occuparsi di cose serie e limitare le pagliacciate alle serate tra amici. Invece, in vista del referendum, Zaia ce ne riserva almeno una al giorno”. Il consigliere del Partito Democratico risponde alle dichiarazioni del governatore che ieri ha ribadito la volontà di multare le Prefetture che non esporranno la bandiera veneta.
“È uno dei tanti provvedimenti inseriti nella legge sull’utilizzo dei simboli della Regione, un provvedimento fatto ad hoc per inasprire ulteriormente i rapporti con il Governo. E, in particolare, inserendo questa ‘perla’ delle multe alle Prefetture, uno dei motivi per cui verrà sicuramente dichiarata incostituzionale. Ma per Zaia ‘tanto peggio tanto meglio’: la utilizzerà strumentalmente come ulteriore prova del fatto che Roma ce l’ha con il Veneto. In vista del referendum è tutta benzina per far girare al massimo i motori della propaganda fasulla”.
“Zaia specula per obiettivi personali, è obnubilato da questo referendum politico, su cui ha scommesso tutto e mi spiace per quei veneti che ancora non se ne sono accorti. Dovrebbe far riflettere come la Regione snobbi le vere questioni, come i problemi della subsidenza in Polesine o i guai causati dalla siccità, preferendo occuparsi della bandiera e delle multe alle prefetture. Non è certo il modo per tutelare l’interesse pubblico”, aggiunge il consigliere dem.
“A questo punto – l’appello finale di Azzalin – il 22 ottobre rappresenta una bella occasione: non andare al voto per mandare a casa l’aspirante doge Zaia insieme a tutte le sue bugie”.