Padova – Il segretario regionale del Partito democratico Roger De Menech si è assunto oggi pomeriggio le responsabilità della pesante sconfitta elettorale ma non ha presentato le dimissioni, come preannunciato. Nella riunione della segreteria regionale, allargata ai segretari provinciali, il deputato bellunese ha analizzato profondamente le ragioni della debacle di Alessandra Moretti nei confronti dell’irraggiungibile Luca Zaia, proponendo soluzioni per provare ad allestire un progetto in grado di contrastare e presentarsi competitivi tra cinque anni.
“Un partito serio fa così – commenta il segretario provinciale del Pd Julik Zanellato – non sarebbe stato utile rimanere senza segretario e sarebbe stato ingeneroso nei suoi confronti. Ho ascoltato un’analisi molto chiara e coraggiosa, ci vuole un progetto di medio – lungo termine per arrivare a sconfiggere il centrodestra. Da parte di De Menech e Alessandra Moretti partirà un tour di confronto sull’esito, per raccogliere indicazioni e umori. Metteremo in campo una proposta politica concreta. Ho rimarcato che a tutti i livelli di partito, coinvolgendo sindaci e amministratori, è necessario fare squadra. Governiamo bene in molti comuni del Veneto, dobbiamo mettere in campo un’idea alternativa alla Lega sui temi concreti, dimostrando che Pd e centrosinistra sa legare attraverso buoni amministratori”.
“Non sarebbe stato opportuno – chiosa Julik Zanellato – spaccare il partito veneto a pochi giorni dai ballottaggi. Mi domando solo perché il Pd solo l’anno scorso è stato votato dal 37% dei veneti e adesso è tornato a dare consensi a Zaia”. Un problema di organizzazione, forse, un qualche responsabile ci sarà.