Si riparte dagli ottimi risultati ottenuti nel 2019: 412.675 iscritti rispetto ai 374.786 certificati nel 2018 (+10 per cento), dato sul quale si è svolto lo scorso congresso; 20 federazioni regionali più una federazione Pd Estero, 117 federazioni provinciali e 5.302 circoli. Il 24 per cento degli iscritti ha tra i 25 e i 50 anni, il 27 per cento tra i 51 e i 65 anni, il 46 per cento ha più di 65 anni e il 3 per cento meno di 25 anni: il più giovane iscritto dem di anni ne ha 16, il più anziano 102 e ha già rinnovato la tessera per il 2020.
“La tessera – spiega Stefano Vaccari, responsabile Organizzazione del Partito democratico – consente di aderire (anche online) ad una comunità, che sia un circolo territoriale, online o tematico, un punto Pd e partecipare ai volontari democratici che sul territorio potranno organizzare ad esempio, assieme ad altre realtà, raccolte alimentari o di medicinali per chi non ce la fa, o l’assistenza scolastica in estate alle famiglie.
Questi mesi difficilissimi”, continua Vaccari, “ci hanno confermato ancora di più l’importanza della comunità. E il segno più nelle adesioni rispetto all’anno precedente, ci dice che il Pd è tornato ad essere una comunità viva, utile, verso cui riporre fiducia, passione, tempo, energie, perché è tornato un partito unito ed unitario, ad ascoltare il suo popolo e a confrontarsi sulle idee e le soluzioni per il Paese”.
Vaccari aggiunge: “La campagna di tesseramento del Partito democratico va in questa direzione: se da soli siamo più veloci, insieme si va più lontano ed è di un progetto coraggioso che guardi al futuro, ciò di cui ha bisogno il nostro Paese. Vogliamo continuare a costruirlo con chi vive già la straordinaria comunità del Pd e con chi da domani vorrà entrare a far parte di un partito delle persone, un partito digitale, per una democrazia più forte”.
“Non per l’io, ma per il Noi. Abbiamo scelto questo payoff per la campagna di tesseramento perché oggi l’Italia e la politica hanno bisogno di sentirsi, essere comunità. Una comunità che, unita e solidale, affronta insieme il futuro con passione, idee e determinazione. Aderire al Pd non per aderire semplicemente ad un partito, ma per prendere parte, scegliere un’idea di società nella quale si riparte e si ricostruisce il proprio Paese insieme, non lasciando indietro nessuno. Non crediamo alla cultura dell’io, ma a quella del “noi”. E pensiamo che in un momento così, come diceva Don Milani, la politica sia uscirne insieme”, così Marco Furfaro, responsabile della Comunicazione PD.
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