“Vorremmo avere la certezza del presidente Zaia nel dire che in Veneto non ci sono ‘furbetti del vaccino’. Ma, prendendo per buone le sue dichiarazioni, resta comunque un dato di fatto: di 322mila persone inserite nella categoria ‘Altro’, numeri di ieri, ce ne sono circa 40mila non identificate, che hanno ricevuto almeno una dose e non sappiamo in quale sottocategoria rientrino. Su questo ‘esercito’ attendiamo a breve quei chiarimenti che la Regione non ha fornito”. Il gruppo regionale del PD Veneto (con il presidente Giacomo Possamai e i colleghi Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis) torna sul caso delle ‘file saltate’ per le vaccinazioni, dopo l’attacco del presidente del Consiglio Mario Draghi. “La nostra non è un’accusa, ma la richiesta di massima trasparenza nel mezzo di una battaglia difficile e per di più con scarsità di vaccini. Sono oltre 2,3 milioni gli italiani sotto la voce ‘Altro’ che hanno ricevuto almeno una somministrazione, ed è un caso su cui sta indagando la magistratura a livello nazionale con decine di inchieste, Veneto incluso. È interesse dello stesso Zaia fare piena luce, senza aspettare che sia l’opposizione a sollevare il caso e senza prendere la questione come fosse un’accusa nei suoi confronti. Se davvero dalle verifiche dovesse emergere che non c’è neanche un ‘furbetto’ saremmo i primi ad essere contenti, nel frattempo attendiamo la risposta della Regione e rispettiamo il lavoro della magistratura”.