“La situazione di affanno nei consultori veneti parte da lontano, è un’urgenza presente già prima del Covid. Condividiamo l’allarme del tavolo ‘Un welfare per i minori’: è una rete fondamentale di sostegno sul territorio e va adeguatamente finanziata. Avevamo posto quest’esigenza anche nell’ultima seduta di bilancio con un apposito emendamento bocciato però dalla maggioranza. Ma è un tema su cui insisteremo”. In una nota la consigliera regionale del Partito Democratico Francesca Zottis riprende le preoccupazioni sullo ‘stato di salute’ dei consultori in Veneto: meno della metà di quanti dovrebbero essere (uno ogni 59mila abitanti anziché 25mila) e con risorse inadeguate per lo svolgimento delle proprie attività. “La pandemia ha aggravato alcune situazioni a cui è necessario dare risposte tempestive: pensiamo all’impatto psicologico su bambini e soprattutto adolescenti, all’aumento della conflittualità intrafamiliare durante il lockdown, solo per fare un paio di esempi. Se vogliamo un reale presidio socio sanitario del territorio non possiamo prescindere dal lavoro dei consultori, al supporto che persone specializzate possono dare in alcuni percorsi, come le decisioni legate al portare a termine o meno una gravidanza, o per prevenire la violenza di genere. In tutto questo non va dimenticato il ruolo del mondo associativo, prezioso ma che deve essere di supporto, non può essere sostitutivo”.