Rovigo, 11 settembre 2015 – La sicurezza chiude i battenti e il Sindaco non reagisce. Forse non sa, certamente è colpa d’altri, per star tranquillo NON C’E’.
I Rossoblu, vanto sportivo della città, hanno necessità di una struttura adeguata, la società trova le risorse ammodernare il Battaglini grazie alla Fondazione Cariparo, chiede al Comune un modesto contributo per la progettazione ed il Sindaco … i soldi non li ha.
E’ tale la crisi finanziaria del Comune che Bergamin, anziché utilizzare qualcuno dei trecento dipendenti presenti nei suoi uffici, ha deciso di assumere per la durata del suo mandato qualcuno a lui vicino, diplomato, al quale affidare le altissime competenze richieste al segretario di un Sindaco di una piccola città.
Ad uno, ad uno, tutti i cavalli di battaglia in campagna elettorale (profughi, sicurezza, decoro urbano, ecc.) vengono sistematicamente traditi dall’inerzia dell’Amministrazione Comunale.
A diversi mesi dall’elezione, comparsate alle feste patronali a parte, quello che spicca è la totale assenza di iniziative ed atti concreti del Sindaco.
Ora, un regolamento in adozione da parte del Ministero dell’Interno sancisce la chiusura di Prefettura, Questura e Comando Provinciale dei VV.F. di Rovigo e l’accorpamento delle funzioni a Padova.
E’ opportuno precisare che l’Ufficio Territoriale dello Stato costituendo (questo il nuovo nome della Prefettura) ingloberà tutti gli uffici statali.
Da questo deriva che ogni decisione di vertice sulla sicurezza pubblica, sulla gestione dell’immigrazione e sulla gestione dei servizi sarà presa in quella sede.
Se il provvedimento è motivato da esigenze di gestione della spesa pubblica, abbiamo chiesto ai rappresentanti del Partito Democratico nelle istituzioni di chiedere, con fermezza, di avere voce sulle decisioni da assumere, in primis per ottenere un’equa distribuzione delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco e dei servizi pubblici ai cittadini ed una adeguata sensibilità alle istanze polesane.
E’ significativo il caso della Questura: ad ultimazione della nuova sede in Piazza d’Armi, si prevede il suo ridimensionamento in semplice Commissariato, con il rischio di privare il nostro territorio di un adeguato presidio di sicurezza.
Serve un’azione forte e sinergica di tutti i rappresentanti delle istituzioni polesane ed il Partito Democratico solleciterà le iniziative dei suoi eletti per scongiurare il rischio di un
declassamento dei nostri territori.
Da chi fa il Sindaco a Rovigo siamo stufi degli auguri di buona vita (Sindaco, che vuol dire? …), vogliamo fatti.
La Segreteria dell’Unione Comunale
Tosca Malagugini