“Non sapevamo che la responsabilità degli alpini morti in Russia fosse di Togliatti, anziché di Mussolini; l’ennesima follia di un regime che ha trascinato l’Italia in guerra rendendosi complice della morte di milioni di persone”. Così Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico, replica alle affermazioni dell’esponente leghista Alberto Villanova sull’ex segretario del Pci relativamente alla campagna di Russia.
“Non voglio fare il vetercomunista né mi interessano le polemiche relative all’intitolazione di una via. Su certe dichiarazioni sarebbe forse meglio stendere un velo pietoso, ma a tutto c’è un limite: non possiamo accettare una riscrittura della storia in modo così grossolano. Il rispetto per le vittime lo si esercita ricordando anzitutto chi fu il loro carnefice, Benito Mussolini, che li mandò a morire male equipaggiati in quella che fu non una guerra patriottica, come vorrebbe far intendere il collega Villanova, ma un’aggressione costata la vita a oltre 100mila soldati italiani; un altro ‘pugno di morti’ voluto cinicamente dal regime fascista per sedersi al tavolo dei vincitori. Cercare altri responsabili significa fare del negazionismo e oltraggiare la memoria di migliaia di persone mandate al massacro”.
Graziano Azzalin – Consigliere regionale PD