Venezia, 26 giugno 2019
“Su Veneto Agricoltura è stato compiuto un vero e proprio blitz in aula, senza aver discusso l’emendamento in Commissione con l’assessore competente e nel mutismo assordante di chi gestisce il settore. Né Pan né Bottacin hanno detto niente. Ma non mi aspettavo qualcosa di diverso: il punto, infatti, non è la riforma della gestione dei servizi idraulico-forestali su cui la Regione è in ritardo da anni, ma la lotta interna alla Lega che porta a preferire il commissariamento di un ente alla nomina di un direttore. Siamo all’accentramento assoluto da parte della Giunta. Zaia sarà anche ‘olimpionico’ ma non ha alcun mandato a fare e disfare tutto a proprio piacimento”. Graziano Azzalin, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione Agricoltura, torna sull’emendamento approvato ieri in aula col voto contrario e le proteste dei dem.
“Prima si fa il danno e poi si persevera. L’uragano Vaia ha avuto conseguenze devastanti anche per l’assenza di programmazione e gestione del bosco da parte della Regione; un’assenza quasi ovvia visto che le competenze sono frazionate tra quattro assessorati e sette dipartimenti, mentre la legge forestale di riforma approvata in Commissione nella scorsa legislatura è ancora ferma in qualche cassetto. Si preferisce la solita scorciatoia, commissariando Veneto Agricoltura, l’ennesimo dopo quello del 2013-2016, quando appena un anno fa le è stata affidata la gestione dei servizi forestali. E intanto riforma viene rinviata addirittura alla prossima legislatura. È una scelta senza senso”.