Venezia, 9 novembre 2016 – “Da un lato la Regione pianifica azioni che vanno nella giusta direzione, dall’altra il presidente Zaia gioca a fare il barricadero, come nel caso dei migranti da ospitare a Ficarolo, gettando benzina sul fuoco”. Il giudizio sul Piano triennale degli interventi nel settore dell’immigrazione, approvato ieri pomeriggio in aula, è del consigliere regionale del PD, Graziano Azzalin.
“Spiace che non ci sia stato dibattito e spero che gli esponenti di maggioranza abbiano letto quello che si sono affrettati ad approvare, perché è necessario aprire una seria riflessione. Le politiche per essere efficienti hanno bisogno di programmazione e di una gestione che non si presti a facili strumentalizzazioni, come quelle che abbiamo visto nelle scorse settimane – afferma l’esponente del PD – Il Piano è uno strumento fondamentale per favorire la piena integrazione dei cittadini stranieri, ma non solo”.
“Il Veneto è stato a lungo terra di emigrazione: negli ultimi 100 anni hanno lasciato l’Italia 3,3 milioni di persone e quasi un terzo proveniva dalla nostra regione. Zaia, che adesso è in Sudamerica dove si trovano le più importanti comunità di veneti all’estero, chieda a loro se sono scappati dalla guerra oppure per cercare un lavoro e un’occasione di vita migliore, lasciandosi alle spalle i propri affetti, e cosa ne pensano delle barricate. Non possiamo far finta di niente girandoci dall’altra parte, o addirittura incoraggiare azioni che vanno esplicitamente contro la legge, come accaduto a Rovigo e come minacciato a Ficarolo. Anche Papa Francesco ha parlato della necessità di guarire il mondo dall’atrofia morale – conclude Azzalin – Nessuno nega che la gestione dei flussi migratori possa e debba migliorare, ma per questo è necessario un impegno comune da parte di tutta la filiera istituzionale”