Porto Viro 21 novembre 2015 – Sanità, Azzalin: “Bene l’impegno dell’assessore Corazzari per il ripristino della qualifica di presidio ospedaliero per la Casa di Cura di Porto Viro”
“La Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro è una struttura che in questi anni ha saputo crescere insieme alla comunità che la ospita e si è integrata con la sanità pubblica, coprendo spazi che rischiavano di rimanere scoperti. Per questo nel 1987, Regione del Veneto l’aveva riconosciuta come presidio ospedaliero dell’Ulss 19 di Adria. Oggi non è più così e conforta sapere che l’assessore Cristiano Corazzari ha pubblicamente ricordato come questa cancellazione sia stata uno sbaglio e che sia necessario porvi rimedio. Su questo spero che la Giunta, negli anni passati più volte sollecitata, intervenga al più presto così come promesso: noi saremo al loro fianco”. La sottolineatura arriva dal consigliere del Pd Graziano Azzalin, a margine della cerimonia per celebrare il 60° anno di vita della struttura portovirese che si è tenuta venerdì sera al visitor center di piazza Matteotti.
“Giova ricordare che, al di là del non sempre proficuo e virtuoso rapporto fra sanità privata e pubblica all’interno della nostra regione – rimarca Azzalin – qui siamo invece in presenza di una struttura d’eccellenza, percepita dai cittadini come essenziale e le cui funzioni e servizi sono imprescindibili, come è stato implicitamente ribadito anche in occasione del declassamento da presidio ospedaliero a struttura privata accreditata con compiti di integrazione all’interno della rete ospedaliera regionale, con una buona dose di contraddittorietà, dal momento che sono stati confermati i servizi di pronto soccorso e terapia intensiva in modo da affiancare l’ospedale di Adria nella gestione delle emergenze a copertura di un’area delicata e con particolarità geografiche ben note quale il Delta del Po. Ripristinare la qualifica di presidio ospedaliero per la Casa di Cura di Porto Viro vorrebbe dire, a spesa pressoché invariata per le casse regionali dal momento che il riconoscimento ha effetti principalmente sulle compensazioni fiscali, favorire una programmazione che possa continuare a garantire i servizi che, sempre in coordinazione con l’Ulss 19, questa struttura ha da più di 60 anni erogato ai cittadini di queste zone. Ma non solo, visto che sono tanti anche i pazienti da fuori regione che scelgono di farsi curare qui, vista l’alta qualità delle prestazioni”.