Rovigo 3 giugno 2016 – Bergamin è forse un extraterrestre?
Un anno fa, in campagna elettorale, nessuno conosceva in maniera approfondita il suo percorso formativo e le sue esperienze professionali; con la massima reticenza e con una scarsezza di contenuti inusuale si era ben guardato dal mettere a disposizione degli elettori informazioni dettagliate sul suo curriculum, omettendo ovviamente di proferire parola sulle proprie sventure imprenditoriali (compreso il recente fallimento della società di cui era amministratore).
Sarebbe stato corretto un atteggiamento di maggiore trasparenza verso i cittadini di Rovigo.
Solo oggi, grazie alla stampa, apprendiamo inoltre che, tre giorni dopo la sua elezione, si è fatto rilasciare dalla polizia municipale della città che amministra un permesso di transito in zone a traffico limitato e pedonali per un’autovettura di sua proprietà che era sottoposta a fermo amministrativo dal novembre 2014.
Intervistato, ha dichiarato: “Al momento della richiesta io non sapevo che la mia auto era sottoposta a fermo”.
Non può che essere una bugia colossale, in quanto Equitalia, soggetto incaricato della riscossione crediti notificati con la cartella esattoriale, deve seguire una procedura ben definita. Anzitutto, il primo passo perché il processo di fermo amministrativo sia corretto è la notifica della cartella esattoriale. Ci sono 60 giorni di tempo dalla notifica della cartella per saldare il debito notificato, prima che si iscriva al Pra il fermo amministrativo. Il debitore inoltre deve essere messo al corrente dell’imminente iscrizione del fermo amministrativo, tramite il preavviso di fermo amministrativo. Il preavviso concede al soggetto ulteriori 30 giorni per il saldo dei debiti, diversamente il fermo diventa effettivo.
Quindi Bergamin, nel giugno 2015, al momento della richiesta fatta alla polizia municipale di transito in aree ztl, non poteva non essere al corrente del fermo amministrativo avvenuto a carico della sua auto otto mesi prima, a causa delle notifiche e dei preavvisi di Equitalia e del mancato pagamento del proprio debito.
Se su un fatto del genere Bergamin non dichiara la verità, in quante altre occasioni potrebbe ricorrere alla bugia?
Ed il comandante della polizia municipale perché ha rilasciato il permesso per un’autovettura sottoposta a fermo?
È una brutta storia, che rischia di minare l’autorevolezza del corpo di polizia municipale rodigino e che coinvolge chi, in qualità di primo cittadino, dovrebbe dare il buon esempio a tutti gli altri.
Ma da un Sindaco che snobba addirittura la festa della Repubblica nel 70^ anniversario della sua nascita, cosa possiamo aspettarci?
Che viva su un altro pianeta…
Stavolta però non ci accontentiamo neanche di eventuali scuse pubbliche e chiediamo a Bergamin di dimettersi da Sindaco e a Tesoro di lasciare il Comando della Polizia Municipale.
Rovigo merita di meglio!
Julik Zanellato
Segretario Provinciale PD Polesano
Tosca Malagugini
Segretaria Comunale PD Rovigo
Virna Riccardi
Segretaria Cittadina PD Rovigo