Rovigo, 26 agosto 2016 -Mi dispiace ammetterlo, ma anche se legalmente nominato, Bergamin tutto può essere, ma non un Sindaco!
Un Sindaco vero, che ha a cuore la sua città, non solo a parole o con post sui blog, cerca e si prodiga a risolvere i veri problemi della città che non sono certo i “clandestini”, come li definisce lui.
Un vero Sindaco collabora con le Istituzioni tutte e non diserta (e non è la prima volta) a riunioni importanti con il Prefetto per poi cadere dalle nuvole dando a bere di non sapere, ad oggi, chi “abita” sul territorio.
Al Sindaco Bergamin interessa di più alimentare l’astio e l’intolleranza verso le persone più deboli piuttosto che aprire gli occhi su ciò che realmente sta accadendo a Rovigo.
Ma vorrei chiedere al nostro caro Sindaco cosa ne pensa di quelle famiglie che in questi giorni si son viste recapitare le lettere con la richiesta dell’aumento delle rette, per i loro famigliari ospiti dell’Iras e Casa Serena, a partire addirittura da gennaio scorso? E dell’incertezza quotidiana per il lavoro dei dipendenti dell’Iras e di Ecoambiente? Non meritano queste persone la sua attenzione?
E di nessun insediamento produttivo per creare prospettive di lavoro per i nostri giovani? Non meritano forse tutti i cittadini di Rovigo, compresi quelli delle frazioni, spesso dimenticati come figlio di un dio minore, meno degrado di quello che tutti i giorni vediamo vivendo il nostro territorio?
Vuoi vedere che tutti i problemi della nostra città li hanno creati i profughi?
E’ arrivata l’ora che il Sindaco e la sua giunta non cerchino di vedere solo le “pagliuzze”, ma le “travi” che stanno oscurando sempre di più la nostra città.
La Segretaria PD dell’Unione Comunale
Tosca Malagugini