Rovigo 11/08/2016 – “Le vicende del Parco Colli sono lo specchio di un disinteresse generalizzato che si trasforma in vero e proprio abbandono nei confronti delle aree protette venete. Forse il presidente della Regione, invece di giocare tutti giorni all’apprendista banchiere e dedicare il suo tempo al risiko degli istituti finanziari, occupando spazi tecnici e politici che non gli competono, potrebbe dedicare un po’ di attenzione ad una realtà importante del territorio che dovrebbe governare”.
Dopo le dimissioni immediate e irrevocabili presentate dal commissario straordinario dell’Ente Parco regionale dei Colli Euganei Maurizio Dissegna a fine luglio e la nomina al suo posto di Enrico Specchio, i consiglieri regionali del PD Graziano Azzalin e Claudio Sinigaglia intervengono a stigmatizzare il comportamento della Giunta sul tema. “Si continua a parlare di riforme future e ci si dimentica anche di gestire il quotidiano. Il Parco Colli, per esempio, deve affrontare l’emergenza cinghiali, ma il commissario non ha poteri per farlo. Tutti gli Enti Parco sono ancora in attesa dei fondi di gestione ordinaria, deliberati già con ritardo lo scorso aprile.
Siamo quasi a due terzi dell’anno e ancora i soldi per il loro funzionamento non sono arrivati. E’ il segno della trascuratezza da parte di chi, nominando commissari senza funzioni sta lasciando nel più totale abbandono le aree protette che, invece, un buon amministratore cercherebbe di far divenire un motore di sviluppo sostenibile e fulcro di nuovi flussi turistici green. Gestiti come se fossero un problema i parchi regionali si stanno realmente trasformando in un problema e anche quanto prospettato nella bozza di riforma, con l’accentramento in capo alla Regione, lascia pensare che anche in futuro si voglia proseguire su questa strada”.