La tragedia che si sta consumando in questi giorni in medio oriente fatica a trovare parole adeguate che esprimano la gravità di atteggiamenti ed azioni umane cariche di orrore, di atrocità, di buio.
L’iniziativa terroristica di hamas, intervenuta brutalmente su un incontro musicale spargendo sangue e morte su giovani, anziani, bambini, su intere famiglie, richiama alla nostra memoria, per dimensioni ed orrore, quanto il mondo ha conosciuto nei tempi più oscuri della storia: i campi di concentramento la Shoah, Marzabotto, Villamarzana…
Alle prese di posizione ferme e decise di condanna e di solidarietà ad Israele, da parte del Governo Italiano, delle Istituzioni Europee, dei Governi del mondo libero e democratico, abbiamo ascoltato anche giustificazioni e negazioni con distinguo ed ambiguità.
Ma la cosa che più sorprende e preoccupa è il silenzio delle nostre Istituzioni Locali, di chi le rappresenta, di chi ci rappresenta.
Quante volte a fronte di situazioni meno gravi abbiamo sentito il dovere di trovarci in piazza, di esprimere pubblicamente la condanna per una orribile violenza insieme alla solidarietà ad un Comunità ferita e sconvolta!
Mi ha colpito in queste ore il silenzio della nostra comunità cittadina, la mancanza di una parola forte, di un gesto capace di esprimere la solidarietà verso un popolo, verso la comunità Ebraica che, se pur piccola, vive anche a Rovigo.
A che servono le celebrazioni della resistenza, la giornata della memoria e le “pietre d’inciampo”, lo striscione “verità per Regeni” se poi non si trova il tempo, od il coraggio, di pronunciare una parola di condanna di azioni criminali che creano una spirale di vittime innocenti e sterilizzano ogni sforzo per una convivenza civile e pacifica in quell’area difficile.
Certamente ho conosciuto un’altra stagione ma non mi arrendo ad una politica che perde la propria dimensione valorale nè ad una Amministrazione comunale che si riduce a lavori pubblici.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE
Angelo Zanellato