Rovigo 22/10/2015 – Fabio Osti, Virna Riccardi e Nadia Romeo fanno il punto sulla situazione amministrativa e politica della città
“Una situazione imbarazzante”. Così viene definito da Fabio Osti, vicesegretario aggiunto del Partito democratico, quello che sta accadendo al Comune in queste settimane sotto il profilo amministrativo e politico. Affiancato da Nadia Romeo, ex candidata sindaco e consigliere comunale del Pd, e Virna Riccardi, segretario del circolo Rovigo centro, Osti nella nuova sede del Pd in galleria Ballotta ha toccato alcuni temi caldi. “Il primo riguarda la maggioranza allargata con l’entrata del 5 stelle. – afferma – Tutte le nostre perplessità sull’assessore Donzelli, e sui posti negli enti di secondo grado si sono avverate. Questo mi sembra abbia una valenza non solo locale ma anche a livello nazionale; è la prima volta che il M5s in un capoluogo di provincia dall’opposizione passa a sostenere un esponente salviniano”.
Seconda questione riguarda il Cubo del Censer: “Per il Pd, la questione dell’Università era una parte pregnante del programma elettorale ma se qualcuno ha cambiato idea (riferendosi al Psi) ci deve dire perché e che cosa è cambiato”. Restando in tema dicubi, il vicesegretario passa ai 288 tolti dal corso del Popolo: “Ho trovato fuori luogo l’assessore Michele Brusaferro sulla gestione del Corso, oggi diventato un’arteria dove ognuno fa quello che vuole. Un Corso disgraziato e sporco. Trovo scandaloso che l’assessore si tolga da qualsiasi responsabilità: egli deve dettare le linee strategiche per la città ed i vigili urbani devono andare a fare le multe a chi non rispetta il codice stradale. Poi preciso che non sono stati buttati via 55 mila euro, o meglio non sono stati buttati via quei soldi da chi ha voluto i cubi, ma da chi ha deciso di metterli da parte senza pensare a come sfruttarli”.
A toccare una questione più calda è Virna Riccardi sulla piscina Baldetti: “Non ci possono essere accuse omertose; il sindaco se sa qualcosa deve fare i nomi e fatti ed in qualità di Sindaco e pubblico ufficiale deve denunciare eventuali responsabili e danni erariali alla corte dei conti o se paventa dei reati, riferire i fatti all’autorità giudiziaria. Non è il caso di andare alle cene dei Lions a fare certe dichiarazioni, soprattutto perché avevano un tono molto minaccioso”. “Dovrebbe passare dalle parole ai fatti – gli fa eco la Romeo – Non deve dichiarare che ci sono degli illeciti, se li conosce ha il dovere di andare all’autorità giudiziaria e di mandare tutto alla corte dei conti quello che sa”.
Ecoambiente, il Cubo del Censer, la Baldetti per la Romeo hanno un unico filo conduttore: il “caos più totale, la mancanza di un’idea di quello che vuole fare per la città e di come affrontare e risolvere alcune tematiche”. La consigliere come già detto qualche giorno fa ricorda che il Pd per un confronto c’è, “siamo disponibili a trovare delle soluzioni assieme; ricordiamoci che l’obiettivo primario è quello di rilanciare la città e non di affossarla. Rovigo purtroppo sta andando alla deriva. Noi ci siamo, parliamone. Non servono proclami ma prese di posizioni per dare una svolta alla città”.
Osti ricorda infine che il Pd “nonostante abbia perso le elezioni, è il primo partito della città. Noi rappresentiamo un elettore su quattro e quindi siamo interlocutori della pubblica amministrazione”.