ROVIGO – Un successo inaspettato per la nuova festa de l’Unità di Rovigo che ha fatto registrare centinaia di presenze a Borsea nel primo dei due weekend in cui si articola la manifestazione.
Merito di una miscela di ingredienti vecchi e nuovi, con la consueta affidabilità della cucina e dei piatti della tradizione, dalla trippa al baccalà passando per i bisatti fritti, con i tanti volti giovani fra i tanti volontari segno di una militanza ancora viva, con gli interessanti ed approfonditi dibattiti, con lo spazio finale dedicato alla musica. Il tutto nella versione “al coperto” sotto il grande stand di Borsea che è letteralmente rifiorita. E non sono mancate le presenze “esterne”, segno che non si è trattato di una festa chiusa ma di un momento che ha saputo riprendere un filo (rosso?) che vedeva nelle feste de l’Unità un momento di confronto su tutto e con tutti.
“Buona cucina e bell’ambiente dove la militanza non è una parola astratta”, ha sottolineato a proposito della festa di Borsea il senatore Paolo Giaretta, ospite dell’incontro “Il Pd dopo il Pd”, nel quale ha presentato il suo libro “Con i se e con i ma. Fare politica ai tempi dell’antipolitica”, con un dibattito sul senso della militanza oggi che lo ha visto interloquire con Andrea Tincani, Marco Ruzza, Alessandro Marangoni e Benedetta Bagatin.
Particolarmente toccante la prima giornata, dedicata alla Resistenza a 70 anni dalla Liberazione, con un dibattito, moderato da Gianfranco Munari e dalla vicesegretario regionale del Pd Raffaela Salmaso, al quale hanno partecipato la presidente provinciale dell’Anpi Antonella Toffanello, il presidente dell’Arci Lino Pietro Callegarin, il professor Pierluigi Bagatin e l’avvocato Lorenzo Pavanello. A tenere viva la memoria, anche l’allestimento della mostra fotografica di Mario Dondero sui partigiani in Polesine, e la chuisura con il concerto del gruppo “Il berretto Frigio”, a base di canti di lotta e resistenza. Rivolto alla storia anche il secondo appuntamento, che ha visto l’onorevole Alessandro Naccarato presentare il suo libro “Difendere la Democrazia. Il Pci contro la lotta armata” e dibattere sul tema degli anni di piombo con Giovanni Nalin e Giancarlo Chinaglia.
Il prossimo fine settimana la festa torna con un programma ancora più denso. A cominciare da venerdì 25 quando alle 18, si terrà l’incontro sul tema“Un taglio ai tagli: sanità e diritti” con il dibattito, moderato da Mirella Zambello, con il direttore del Sert di Rovigo Marcello Mazzo, l’onorevole Margherita Miotto, ed il sindacalista Davide Benazzo. Sempre venerdì, alle 21, un incontro dedicato alla situazione siriana con il giornalista Ivan Grozny Compasso che presenterà il suo libro “Kobane dentro” raccontando l’esperienza della resistenza della città curda che ha vissuto in prima persona nello scorso dicembre. Alle 22.30, infine la musica di “Gianni e Camilla”.
Sabato 26 settembre, invece, il tema dell’incontro in programma alle 18.30 sarà “Buona scuola = scuola buona?”. Ne discuteranno, moderati da Francesco Milan, l’onorevole Diego Crivellari, il portavoce nazionale della Rete degli studenti Alberto Irone e la professoressa Daniela Boscolo, finalista del “Global teacher prize”. Il concerto di chiusura della serata, a partire dalle 22 è affidato ad uno dei gruppi più amati ed apprezzati sulla scena musicale nostrana: i Marmaja.
Domenica 27 settembre il tema dell’incontro, in programma a partire dalle 18, sarà quello spinoso della corruzione in Veneto, a partire dalle inchieste giornalistiche sul “sistema Mose” che Renzo Mazzaro ha raccolto nel suo libro “Veneto Anno 0”. Nel dibattito, moderato dalla vecesegretaria regionale del Pd Raffaela Salmaso, interverrà l’assessore regionale della Lega Nord Cristiano Corazzari, la capogruppo Pd in consiglio regionale Alessandra Moretti, il consigliere Graziano Azzalin e Gianni Belloni, giornalista del Fatto e coordinatore dell’Osservatorio Ambiente e Legalità . A chiudere la festa sarà, a partire dalle 22, la musica latinoamericana del gruppo di ballo Peligro, con la sua contagiosa verve e le sue festose e curate coreografie.