Il parlamentare sottoscrive la proposta di legge presentata a Roma la scorsa settimana per normare la pubblicità dei gioco con vincite in danaro. Anche in Polesine i dati fanno riflettere, alcuni Comuni hanno già avviato iniziative per il recupero di chi è caduto vittima della dipendenza.
ROMA 04 agosto 2015 – Al di là dei numeri imponenti dell’industria del gioco si nascondono migliaia di drammi familiari e umani.
E’ necessario passare in tempi brevi ad un approccio politico che incoraggi un atteggiamento maturo, diverso ed informato che consenta ai cittadini di riconoscere i gravi pericoli, i costi sociali e le possibili dipendenze che vi si celano. Queste le parole dell’on.Diego Crivellari alla sottoscrizione della proposta di legge per il “Divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro” che si è tenuta la settimana scorsa alla Camera dei Deputati. Ritengo – ha continuato Crivellari – che la proposta di legge sia in linea ed un utile strumento per coadiuvare le scelte politiche che i territori a livello locale hanno già iniziato pur con difficoltà.
Sono di questi giorni anche in Polesine i dati sulle patologie da gioco d’azzardo resi noti dalle Aziende Sanitarie e le iniziative di Comuni come Porto Tolle e Porto Viro. Dati sono allarmanti con un aumento del 68 per cento dall’anno scorso di persone che si sono rivolte alle strutture sanitarie per chiedere di essere guidati verso un percorso di recupero.
La proposta a livello nazionale cerca di considerare la dipendenza dal gioco, alla stregua della dipendenza dal tabacco o dell’alcool, come un comportamento socialmente dannoso, il cui abuso porta alla dipendenza. Persino l’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto questi profili patologici.
Il desiderio parlamentare è dunque di indirizzare il legislatore verso una regolamentazione disincentivante. Non si tratta di proibizionismo ma di impegnare lo Stato ad intraprendere e sostenere politiche informative e deterrenti, che rendano edotti i cittadini sui gravi rischi connessi all’abuso dei giochi che promettono vincite in denaro.
Le Regioni ma soprattutto gli Enti locali sopportano il peso maggiore delle ricadute sociosanitarie negative del gioco e come confermano anche i Comuni del Polesine sono da tempo impegnati in azioni volte a contrastare il fenomeno, attraverso gli attuali strumenti che la legge consente: spesso prive di adeguate risorse e poco sostenute a livello centrale. Con questa proposta di legge – ha concluso il parlamentare polesano – che mi auguro abbia un percorso breve e diventi norma applicata, ho voluto contribuire ed impegnarmi per far si che anche verso il giogo d’azzardo o i giochi con vincite in danaro possa maturare un uso consapevole, informato e sano.