Il PD di Porto Tolle ritorna sul tema della riqualificazione del sito termoelettrico di Polesine Camerini e ritiene importantissimo riconsiderare il rapporto Enel/territorio, avuto nel passato, e costruire nuove opportunità invitando l’azienda a non separarsi dal territorio.
Nel 2014 il mutato scenario del mercato elettrico ha portato Enel ad abbandonare il progetto di ambientalizzazione a carbone della centrale che prevedeva un investimento di circa 2,5 miliardi di euro vanificando, di fatto, l’attesa socio economica che ne sarebbe derivata per l’intero basso Polesine.
Ora, in riferimento anche a quanto esposto all’ingresso del padiglione ENEL all’Expo di Milano, dove un cartello riportava “quando una centrale arriva alla fine del suo ciclo di vita, deve essere ripensata, coinvolgendo il territorio e aprendo a nuove opportunità come nel progetto Futur-E”, siamo a vigilare l’impegno/obiettivo che l’azienda si è posta per questo sito non più produttivo pretendendone, dopo quaranta anni di presenza, l’oggettiva garanzia di fattibilità del progetto che verrà avanti.
In quest’ottica non mancano esempi d’innovazione industriale, sia in Italia sia in Europa, realizzati anche con fondi comunitari per la trasformazione di siti industriali, come logica di riuso della superficie e risposta alle necessità di sviluppo senza un’altra compromissione di suolo; per questo la rinascita del sito deve essere considerata una questione Nazionale e un’opportunità per l’intero Delta del Po
Sia chiaro però che ci opporremo con tutte le nostre forze a tutte quelle ipotesi di vendita del sito a privati che non abbiano le garanzie sulla piena e completa realizzazione della riconversione sia nei tempi sia nei metodi e il piano dovrà essere condiviso con le Amministrazioni locali.
Per questi motivi il PD di Porto Tolle s’impegna, in stretta collaborazione con gli esponenti nazionali del Partito, il Sindaco di Porto Tolle, le parti sociali e le Associazioni di categoria e ambientaliste a mantenere vivo l’interesse per il sito di Polesine Camerini al fine di giungere al più presto a una soluzione positiva che preveda la definizione di un accordo globale, che miri soprattutto:
- Alla difesa dei livelli occupazionali e al rispetto ambientale;
- A individuare concrete iniziative, da concordare con le Amministrazioni locali, che possono spaziare dalla ricerca e impiego delle energie rinnovabili, alla valorizzazione turistica dell’area adiacente ivi compreso il centro informazioni e l’oasi di Albanella;
- Al coinvolgimento del settore della pesca, dell’agricoltura e del turismo;
- Un accordo tra Enel e Comune di Porto Tolle che chiarisca il futuro impegno dell’Azienda rispetto alla questione tributi dovuti.
Solo dopo aver sottoscritto un opportuno protocollo d’intesa, si potrà procedere alle demolizioni o bonifica delle parti ritenute non più utilizzabili. Nel frattempo, l’azienda dovrà mantenere attivo il sito dal punto di vista delle risorse garantendone gli attuali livelli occupazionali con eventuale ridefinizione dei ruoli.