Enrico Letta è stato eletto nuovo segretario nazionale del PD, sostituendo il dimissionario Zingaretti, ed è sicuramente partito con il piede giusto: dai circoli, dalla base, dalla vera linfa del nostro Partito.
È stata avviata infatti una grande discussione su molti temi fondativi del PD, e la caratteristica fondamentale di questa discussione è proprio il fatto che tutto partirà dai tantissimi circoli italiani.
Questi infatti sono stati chiamati da Letta a confrontarsi sulle proposte, idee e programmi per la nuova segreteria nazionale, ma soprattutto il loro ruolo determinate sarà quello di proporre.
Una proposta dal basso, da chi vive il territorio, che mancava da diverso tempo nel Partito: ecco come può sul serio ripartire il PD.
Anche i 50 circoli polesani del PD partiranno questa settimana con il progetto di confronto, proposta e condivisione: ogni circolo, dopo l’intervento di coordinamento della segreteria provinciale, si potrà riunire – in modalità telematica – per fare Politica.
I temi sui quali si rifletterà saranno diversi, partendo dai più importanti e fondativi del nostro Partito, fino ad arrivare ai temi attuali rispetto alla pandemia e soprattutto riguardo la crisi economico-sociale che ne è derivata.
Letta ha dato diversi spunti di riflessione, sulla base dei quali poi, visto che andranno rispediti a Roma, la segreteria nazionale elaborerà un progetto politico che deriva tutto dal territorio.
Si parlerà dunque di Partito (con tutti i suoi problemi, partendo dal gap generazionale e soprattutto di genere) di alleanze con altre forze politiche, del voto ai sedicenni, della Scuola e dell’Università, di che ruolo dovrà avere il PD nel prossimo futuro politico del nostro Paese, come dice lo stesso segretario ‘perno di un nuovo centrosinistra’. Ius soli, governo Draghi, il digitale e l’ambiente; e poi
ci si confronterà sul tipo di partito che vogliamo: ‘il partito della prossimità’, un partito non ostaggio delle correnti, e si arriverà a dire che tutti i militanti ed i dirigenti nei rapporti devono avere ‘non maschere, ma volti’.
Ecco dunque che anche il Polesine porterà a Roma la propria voce, grazie ai circoli presenti in tantissime realtà locali della nostra Provincia: il Partito della partecipazione e del binomio ‘animacacciavite’ può e deve ripartire da Noi.