VENEZIA 7 ottobre 2015
Sicurezza sul lavoro, il Pd alla Giunta “Eroghi i fondi che deve agli Spisal”
Depositata un’interrogazione a risposta scritta a prima firma Azzalin nella quale si chiede “se intenda fare fronte ai propri obblighi” in una materia che rappresenta “una vera e propria ferita aperta nel tessuto produttivo veneto” e per quale motivo non abbia ancora erogato alle Ulss le cifre di competenza per le annualità 2013 e 2014 e non abbia ancora dato attuazione alla programmazione delle iniziative regionali di formazione 2014-2016
“La Regione ottemperi ai propri obblighi in materia di sicurezza sul lavoro erogando alle Ulss le cifre previste per prevenzione e contrasto degli infortuni e dando avvio alla programmazione delle iniziative di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 2014-2016”: questa la richiesta che il Pd rivolge al presidente Luca Zaia ed alla sua Giunta con un’interrogazione in forma scritta a prima firma Graziano Azzalin e sottoscritto dai consiglieri Moretti, Fracasso, Pigozzo, Ruzzante, Salemi, Sinigaglia, Zanoni, Zottis, Dalla Libera, Ferrari e Guarda.
“La sicurezza sui luoghi di lavoro – specifica proprio Azzalin – è un tema fondamentale che non può essere sacrificato. In questo caso ci troviamo davanti alle mancate erogazioni da parte della Regione nel confronti degli Spisal, visto e considerato che si tratta di cifre che sono già a disposizione. I proventi derivanti dall’accertamento di violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, infatti, vanno per legge ad integrare i finanziamenti dell’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dalle Ulss ed è previsto che tale cifra sia attribuito annualmente a ciascuna Ulss in proporzione alle somme derivate dalle sanzioni erogate da parte dei rispettivi Spisal”.
Come spiega Azzalin, “stiamo parlando delle annualità 2013 ed al 2014, per le quali i proventi complessivi derivanti dall’attività sanzionatoria degli Spisal del Veneto ammontano rispettivamente a 3.469.791 euro e 3.366.050 euro. Si tratta, dunque di cifre consistenti che vanno a finanziare attività di prevenzione che devono necessariamente accompagnarsi all’attività di repressione”.
Nell’interrogazione si sottolinea come “dopo la contrazione delle morti bianche registrata nel 2013 con 39 incidenti mortali sul lavoro, nel 2014 questo dato è tornato a salire, attestandosi a quota 66, ben superiore anche ai 52 casi registrati nel 2012. I dati sul 2015 elaborati dall’Osservatorio Vega Engineering, aggiornati allo scorso luglio, mostrano come nei primi sette mesi dell’anno in Veneto si siano già verificati 42 infortuni mortali sul lavoro, collocandolo al quarto posto per numero totale di casi a livello regionale (la nostra Regione è stata teatro dell’8,9% delle morti bianche registrate in Italia nel periodo di riferimento)”.
Questo, dunque sembrerebbe suggerire la necessità di una maggiore attenzione al fenomeno. Non solo, ma come spiega ancora l’esponente del Pd, “nel 2013 la Giunta ha affidato all’Ulss 18 di Rovigo l’incarico di redigere un piano triennale delle attività di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per il quale sono stati stanziati 1,3 milioni di euro. Il piano è stato presentato dall’Ulss 18 ed approvato dalla V commissione consiliare il 24 luglio 2014. Lo scorso maggio la Giunta ha approvato il piano operativo e finanziario. Ad oggi, però tutto è ancora fermo”.
Ecco allora l’interrogazione presentata dal Pd con la quale si chiede al presidente ed alla Giunta “se intendano fare fronte ai propri obblighi in materia di sicurezza sul lavoro che rappresenta una vera e propria ferita aperta nel tessuto produttivo veneto e per quale motivo non abbia ancora erogato alle Ulss le cifre di competenza per le annualità 2013 e 2014 e non abbia ancora dato attuazione alla programmazione delle iniziative regionali di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 2014-2016”.