ROVIGO 9 gennaio 2016
“So bene quanto il vitalizio sia percepito come un privilegio indigesto a gran parte dei cittadini ed è anche per questo che ho deciso di rinunciarvi e di passare integralmente al sistema contributivo, ovvero alla normale pensione”. A dare l’annuncio, per la verità un po’ insolito di questi tempi, è il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin che il mese scorso ha completato tutte le pratiche per la rinuncia.
“Va detto – spiega l’esponente democratico – che il Veneto è già una Regione virtuosa, perché da questa legislatura il vitalizio è abolito per tutti: una scelta, compiuta dal consiglio regionale nella scorsa legislatura, insieme alle riduzioni delle indennità, che denota un grande senso di responsabilità e lungimiranza, visto che da parte dei cittadini i tagli ai compensi della politica sono avvertiti come necessari e non più rinviabili. L’abolizione del vitalizio iniziava tuttavia da questa legislatura e non riguardava il mandato precedente. Personalmente, però, ho comunque scelto di rinunciare per coerenza a quello che avevo maturato nei cinque anni passati, una somma mensile di circa 1.500 euro che si sarebbe in ogni caso aggiunta alla mia normale pensione a partire dal 65° anno d’età per tutta la durata della vita. Credo che sia un piccolo gesto, ma che riesca tuttavia a tradurre in concreto le istanze di sobrietà che arrivano da più parti”.