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L’ASSENZA COME STRUMENTO DI LOTTA POLITICA

Rovigo 14 settembre 2015 – Dopo anni di realtà mediatica proposta dalla politica nazionale, siamo alla parodia di un Sindaco assenteista che fa del mondo di Facebook l’unico luogo del suo impegno politico.

I sociologi direbbero che si tratta di “anomia”, quello stato di smarrimento di un individuo che non riesce ad imporre valori condivisi in un contesto sociale debole.

L’assenza di qualsiasi iniziativa concreta è il prodotto evidente della debolezza di Bergamin che, oltre a limiti di leadership, sconta il vizio originario di una maggioranza disomogenea costruita su interessi di bottega e personali.

Non serve guardare alle paradossali affermazioni fatte in campagna elettorale dal nuovo Sindaco sulle cose da fare “subito”, nelle prime settimane …

Non è necessario ricordarsi di tutte le promesse sulle grandi iniziative e sulle magnifiche sorti e progressive dei “popoli padani” …

E’ sufficiente dare un’occhiata alla città per capire la realtà delle opere di questo Sindaco virtuale.

Un breve elenco dei risultati di questa Amministrazione, nelle piccole cose:

  • il parco Maddalena versa nel medesimo stato di abbandono in cui l’ha lasciato la precedente Amministrazione (incuria, diviso con reti di protezione malridotte) … e lì noi portiamo i nostri bambini …;
  • la pavimentazione di Corso del Popolo, il salotto cittadino, a quattro mesi dalle elezioni, è ridotta in condizioni penose, deturpato dal transito veicolare e macchiato da residui oleosi;
  • strade e piazze nelle stesse condizioni di degrado viste negli anni dell’Amministrazione Piva;
  • chiusura programmata degli uffici statali in città per trasferirli a Padova, inclusa Questura e Comando dei VV.F.;
  • nessun progetto di recupero degliimmobili pubblici, abbandonati al degrado: dalla Caserma Silvestri, per la quale il Partito Democratico aveva concordato con i vertici ministeriali un futuro da campus universitario nel centro cittadino completamente ignorato dalla nuova amministrazione, all’ex stazione autobus di Piazzale Di Vittorio, all’edificio dell’ex Genio Civile su Corso del Popolo, oltre alla sede di proprietà della Banca d’Italia;
  • l’assurda inerzia nel lasciare la stazione degli autobus nel piazzale antistante la bella Chiesa della Commenda, in un luogo evidentemente inadatto, tralasciando gli aspetti di degrado di una delle poche piazze cittadine, per collocazione viaria (è sufficiente vedere la complessità dell’entrata ed uscita dei mezzi su Via Porta Adige) e per i rischi connessi alla presenza dei numerosi utenti, spesso anziani, che accedono agli uffici I.N.P.S. o partecipano alle cerimonie religiose;
  • l’idea ottusa di far uscire dall’A.N.C.I. il Comune di Rovigo, certificando l’isolamento della città, per risparmiare una cifra inferiore ad un sesto di quella necessaria ad assumere come segretario portavoce un amico del Sindaco ;
  • la continue lotte interne alla maggioranza (profughi, San Michele, A.n.c.i. … e chissà che altro nel futuro), in un clima da Sindaco contro tutti, a mascherare un mercato delle vacche sulle poltrone da occupare in Giunta e nelle società partecipate;
  • nessun progetto per rendere attrattiva Rovigo agli investimenti produttivi: la stessa mancanza di idee della precedente Amministrazione, che condanna la città al costante declino occupazionale, mentre i territori vicini riprendono il cammino della crescita economica.

L’elenco potrebbe continuare a lungo ma, per carità di patria, è meglio fermarsi qui.

Bergamin, se il mondo fosse quello degli annunci in Facebook avresti il plauso universale. Il problema è che alla fine la realtà presenta il conto ed un Sindaco si giudica dai fatti, dalle cose positive che realizza per i suoi cittadini.

Virna Riccardi -Segretaria del Circolo PD Rovigo Centro