“Dagli assegni per tutti i bambini nati nel 2020 ai nidi gratis fino alla Family card: a distanza di un anno crediamo sia doveroso fare il punto sugli interventi a sostegno della famiglia e della natalità insieme all’assessore Lanzarin e ascoltando la ‘cabina di regia’ e i soggetti che lo riterranno necessario, senza preclusioni. Dobbiamo capire quanto questi provvedimenti siano davvero efficaci”. La richiesta di un ‘tagliando’ alla legge 20/2020, approvata all’unanimità nella scorsa legislatura dall’assemblea di Palazzo Ferro Fini, arriva dalle due rappresentanti del Partito Democratico in commissione Sanità, Francesca Zottis e la vicepresidente Anna Maria Bigon. “Ci sono diverse criticità sul tavolo da risolvere per aiutare realmente chi ne ha bisogno. Ad esempio abbiamo rilevato che l’assegno in favore dei nuovi nati non è stato dato a tutti gli aventi diritto, mentre non sappiamo ancora se e come partirà l’iniziativa dei nidi gratis, fondamentale visto che il Veneto è indietro rispetto agli obiettivi europei, con appena un bambino su cinque che trova posto all’asilo”, evidenziano le due esponenti democratiche. “C’è poi il tema della Family Card, che avevamo proposto su scala regionale finanziandola con i soldi destinati all’acquisto di bandiere con il Leone di San Marco: è stato fatto un monitoraggio per sapere in quanti Comuni è stata attivata?”.
Ma le domande delle consigliere Zottis e Bigon coinvolgono tutte le misure previste dalla legge: “Dove sono partiti gli Sportelli per la famiglia e le Alleanze territoriali e come interagiscono con altre iniziative dei Comuni e con i consultori? E, ancora, quante amministrazioni locali hanno istituito il fattore famiglia e quali iniziative di welfare aziendale sono nate in Veneto?”. “Per avere le risposte è essenziale audire in Commissione gli attuali componenti della cabina di regia, incaricata di valutare gli effetti prodotti dalla legge. Per capire però dove intervenire per potenziare i servizi dedicati alla presa in carico delle famiglie e dei nuovi nati, dobbiamo ascoltare anche le proposte che arrivano da soggetti esterni, come quelle delle associazioni femminili, che si sono fatte carico e portavoce delle richieste, senza oneri di spesa, di diverse realtà del territorio. Come la Casa delle Donne e Snoq-San Donà che, sostenute da una petizione, da gennaio sollecitano un’audizione all’assessore Lanzarin che ha annunciato l’arrivo del piano triennale degli interventi. Altre proposte possono venire dagli enti locali, mondo datoriale e sindacale. La commissione poi farà le proprie valutazioni politiche e tecniche. Pensiamo però che sia non rimandabile, bensì prioritario calendarizzare il percorso. Siamo certi che l’interesse sia comune e, oltre all’assessore Lanzarin, ringraziamo la presidente della commissione Sanità Brescacin che ha ribadito come a breve sarà presentato il programma triennale degli interventi: adesso, però, avere tempi certi è doveroso”.