Lo dico senza tentennamenti: non condivido la strategia di Thomas Giacon su Ecoambiente.
Penso che sia sbagliato giocare allo sfascio, cercando di mettere fine alla gestione provinciale del ciclo dei rifiuti; tornare ad un sistema operativo frammentato sul territorio, in mano ai singoli Comuni, significherebbe arretrare di vent’anni.
Ecoambiente va riorganizzata e migliorata; facendo leva sulla professionalità delle sue maestranze è possibile efficientare ed economizzare il servizio per i cittadini.
Si vuol cambiare il direttore? Lo si faccia pure, ma non si butti a mare un’azienda pubblica che ha le carte in regola per proseguire la propria attività su una scala d’ambito territoriale che va mantenuta almeno di raggio provinciale.
Si affretti anzi il processo di incorporazione del ramo industriale del Consorzio RSU per mettere Ecoambiente nelle condizioni di un prolungamento dell’affidamento in house, funzionale non solo a salvaguardare i dipendenti dell’azienda ma a proiettare la stessa verso nuove sfide, dal potenziamento della raccolta differenziata all’ultimazione della bonifica di Taglietto, dalla tariffazione puntuale all’ammodernamento del parco mezzi, passando per una riduzione delle tariffe a carico dei cittadini.
Il Segretario Provinciale
Julik Zanellato