Venezia, 24 ottobre 2017 – Lo Statuto speciale è una sparata irricevibile. Zaia mira ad alzare lo scontro con il Governo, ma il Veneto non può essere ostaggio delle battaglie interne alla Lega
L’ultima sparata sullo Statuto speciale è l’ennesima ‘truffa politica’ di Zaia. Una proposta che non era oggetto del referendum ed è quindi doppiamente irricevibile: sia sul piano strettamente regionale che istituzionale, poiché la materia, ovvero l’eventuale modifica della Costituzione, riguarda il Parlamento e quindi non può essere oggetto di trattativa con il Governo”.
“Ha spiazzato lo stesso Maroni che ha dichiarato pubblicamente di essere in difficoltà poiché la richiesta referendaria della Lombardia faceva esplicito riferimento all’articolo 116 e adesso dovrà trattare da solo con Roma. Ma, soprattutto, ha ammesso che c’è un problema all’interno della Lega, uno scontro che rischia di deflagrare coinvolgendo le istituzioni, piegate a uso e consumo del governatore. Salvini ora propone un referendum per l’autonomia in ogni Regione, Zaia risponde con lo Statuto speciale. Sa però che è una proposta che non sarà mai accolta, ma per lui ‘tanto peggio tanto meglio’, poiché si alza la tensione con il Governo, utile in vista delle prossime politiche per raccogliere più voti. È però inaccettabile, e va denunciato con forza, che si continui a fare propaganda elettorale sulle spalle, e con i soldi, dei cittadini”.
“E a proposito di coerenza – conclude l’esponente dem – Zaia aveva detto che se avesse votato solo un veneto su due avrebbe stracciato la richiesta di autonomia. A conti fatti la percentuale è stata di poco superiore, non certo un plebiscito. E così, invece, di maneggiare con cura il risultato, fa un balzo in avanti non previsto né richiesto le cui conseguenze sono imprevedibili. Confermando di essere un pericoloso racconta balle”.
Graziano Azzalin
Consigliere Regionale Veneto