Venezia, 29 novembre 2016 – Sul Parco interregionale del Delta è assurdo che la maggioranza accusi di ambiguità il Governo. Se c’è un comportamento ambiguo è quello della Regione, che deve assumersi le proprie responsabilità”. Voto favorevole da parte del Partito Democratico alla mozione 185 contro il nuovo Parco nazionale del Delta del Po, dopo il recepimento di un emendamento che prevede l’istituzione di un tavolo di concertazione per un percorso condiviso che porti alla gestione interregionale dell’area.
Ma, nonostante il va libera, il consigliere Graziano Azzalin chiede alla Regione di “buttare giù le carte”. “Noi non abbiamo mai avuto la minima ambiguità nel dire che quest’area vada gestita unitariamente, non c’è altra soluzione, lo richiede anche il Mab (Man and the Biosphere) Unesco. È una grande opportunità, perché è in Polesine che ci sono le peculiarità vere del Delta, quindi dobbiamo sapere proporci, scommettere su di noi senza temere che qualcuno ci freghi. Quello della maggioranza è un timore più ideologico che di sostanza – continua – Esiste un impegno politico tra i vertici istituzionali delle due Regioni, il percorso va avanti nella misura in cui Veneto ed Emilia Romagna sono d’accordo: questa è la garanzia. Nessuno vuole più vincoli, anzi tutti chiediamo uno snellimento delle procedure e meno burocrazia. E questo si può fare scrivendo il percorso insieme a enti locali, società civile e categorie produttive, visto che il futuro assetto organizzativo è ancor da definire”.
“Il Delta può riscattarsi solo partendo dalle sue specificità e la cosa più preziosa che abbiamo una grande e unico patrimonio naturale. Dobbiamo offrire opportunità a chi vive là, soprattutto ai giovani: esiste un interesse collettivo da tutelare, per questo è necessario confrontarsi su vantaggi e svantaggi, senza secondi fini”.
Il consigliere regionale – Graziano Azzalin