“Le risorse per le pensioni ci saranno”, e “non ci sarà nessun contributo di solidarietà”. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini che aggiunge: “la quattordicesima potrebbe essere estesa a chi ha assegni fino a mille euro”.
Per alzare le pensioni minime, spiega nel dettaglio, “si potrebbe aumentare la quattordicesima per chi la riceve, allargare la platea dei beneficiari fino alle pensioni da mille euro, e anche completare il percorso che equipara la no tax area dei pensionati a quella dei lavoratori dipendenti. Non sono interventi che si escludono a vicenda, e producono tutti effetti benefici sui redditi bassi da pensione. Dipenderà dalle risorse disponibili”. E proprio sulle risorse rispondendo ai sindacati che dicono che la cifra circolata di 1,5 miliardi non basta precisa: “La cifra reale arriverà a settembre a ridosso della legge di Bilancio. Non capisco questo dibattito estivo su cifre completamente inventate, come quella di 1,5 miliardi di euro. La volontà del governo la esprime il governo, non fonti anonime. Certo, se non ci fosse stata l’intenzione di investirci risorse, non avremmo avviato un confronto su misure che hanno un costo”.
“Resto fiducioso – aggiunge – che già da questa legge di Bilancio si possano dare risposte concrete e ispirate a un criterio di equità sociale. Penso ai lavoratori con contribuzioni in gestioni diverse che non dovranno più pagare odiosi oneri per ricongiungerle, ai precoci, agli occupati in lavori usuranti o rischiosi, ai pensionati con redditi bassi”. Riguardo invece alle critiche arrivate dalla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso sull’anticipo pensionistico, “le polemiche della Camusso mi sembrano indietro di qualche mese. Il che è già un passo avanti visto che a volte la Cgil, discutendo di tutele nel mercato del lavoro, è apparsa indietro di qualche anno”, commenta Nannicini. “A me interessa la sostanza, e la sostanza è che si comincia a capire che con l’Ape una platea significativa di beneficiari in condizioni di bisogno riceverà un reddito ponte verso la pensione senza doverlo ripagare, grazie a un bonus fiscale”.