Roma 7 aprile 2016 – “Il compito istituzionale di chi sta da questa parte del tavolo è di fare le cose”, così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, con l’ad di Enel Francesco Starace e i sindaci di Bari, Perugia, Venezia, Catania, Cagliari, presentando il progetto ‘Banda larga ovunque‘, che coprirà tutto il paese entro il 2020.
“L’Italia deve ripartire sbloccando le opere pubbliche e private e che sbloccarle opere pubbliche e private, ci dicono, può essere un rischio – prosegue – l’unico rischio che ha il nostro Paese per me è quello di non sbloccare queste opere”. “Bagnoli è un esempio, c’è la Napoli-Bari, le strade in Sicilia, sono tante le opere strategiche che vanno sbloccate”, sottolinea il presidente del Consiglio.
Le infrastrutture sono il simbolo di questa partenza. Ma le infrastrutture non sono più solo quelle tradizionali. Va benissimo mettere a posto le scuole, le strade. E’ fondamentale intervenire per ripulire e fare bonifiche. Ma accanto a questo occorre immaginare l’Italia dei prossimi 30 anni. E qui veniamo allabanda larga“.
Aggiunge: “E’ arrivato il futuro anche in Italia. La scommessa vera è fare di questo futuro un modo di cambiare la vita della maggior parte delle persone”.
“L’Italia dei prossimi 20-30 anni, quindi la banda larga. Enel è leader mondiale sulle energie rinnovabili e continua a fare la sua parte, ma è all’avanguardia per la tecnologia che sempre di più si sposa con l’energia rinnovabile”.
E rivolgendosi ai sindaci presenti: “Perugia, Bari, Cagliari, Catania e Venezia sono le prime delle 224 città che saranno interessate dal programma di banda larga inaugurato dal governo insieme a Enel, e che non prevede la città. Ad aprile i primi abbonamenti partiranno proprio da Perugia”.
Per il Premier “L’Italia ha come obiettivo, quello di coprire in 20 anni tutto il Paese a 30 megabite, e la metà degli abbonamenti a 50 mega. Poi ci sono realtà in cui il mercato funziona di più e altre meno, sarà facile portare la tecnologia a Milano, un pò meno nel paesino dell’Aspromonte e della Sila”.
E sottolinea: “La scommessa vera è riuscire a farne un’occasione non solo per pochi addetti ai lavori ma per le persone. Perchè la vera banda larga cambia la vita delle persone, porta un totale sconvolgimento e capovolgimento del fronte nel rapporto tra cittadini e amministrazione e informazione”.
“Le aziende – conclude – ormai non chiedono più dov’è il casello stradale ma dov’é la connessione”.