Rovigo 14 giugno 2016 – Apprendiamo che il Presidente della Fondazione Rovigo Cultura ha lasciato l’incarico attribuendo tutte le responsabilità di questa sua decisione ai dirigenti del Comune di Rovigo che non gli avrebbero consentito di portare avanti il suo progetto.
Sarà anche vero che la macchina burocratica comunale possa aver giocato un ruolo in questo epilogo della vicenda ma ciò che appare ancora più evidente è la sconfitta, anche sul versante della cultura, dell’Amministrazione Bergamin. Per troppi mesi si sono tenute nei cassetti le idee e i progetti attorno alla Fondazione e al suo potenziale e futuro ruolo rispetto al Teatro Sociale, al Museo dei Grandi Fiumi e alle inziative culturali della città. Mai se ne è parlato “alla luce del sole”, in Consiglio Comunale ad esempio, la sede più autorevole e democratica in cui la politica può far valere le sue ragioni e i suoi indirizzi anche sulle regole e i meccanismi della dirigenza e degli Uffici. Se tutto si è impantanato due possono essere, a nostro avviso, le ragioni: o non c’era alcun progetto (ed è la scatola vuota che nessuno ha riempito in questi mesi) oppure il progetto che la Giunta comunale aveva in testa non era chiaro, forse per taluni aspetti magari a senso unico e, quindi, non rispettoso di una coralità di gestione che in politica ci deve essere.
Beltotto, uomo forte di Zaia, se ne va da Rovigo stanco di aver aspettato per nulla… Ma è la politica di “piccolo cabotaggio” anche stavolta, ad aver fallito. Non si può pensare a candidare la città a “capitale della cultura” con un semplice annuncio e a distanza di un paio di settimane assistere al naufragio della Fondazione che avrebbe dovuto, almeno dalle parole dell’assessore Donzelli, assumere un ruolo determinante sui temi e le strutture della cultura in città. Ancora una volta restiamo ai margini del territorio regionale e nazionale, rischiando di perdere risorse preziose per le prossime stagioni, per i progetti culturali e per i lavoratori che sono ad essi collegati, mentre questa Amministrazione continua a governare senza idee assumendosi responsabilità enormi sul futuro della città.
Giorgia Businaro e Andrea Borgato
Consiglieri Comunali PD