ROMA 24/10/2017 – Il parlamentare Diego Crivellari invoca condivisione sulla possibilità di ricorrere ai contratti di solidarietà: nei prossimi giorni si svolgeranno incontri che saranno decisivi per il futuro di questi lavoratori e si auspica una soluzione positiva.
Ci deve essere un obiettivo comune: una soluzione che trovi mediazione tra i bisogni dei lavoratori e la Sicc, salvaguardando i posti di lavoro. Evitare il licenziamento dei 19 lavoratori rimasti in esubero rispetto ai 23 iniziali, credo sia pienamente possibile, fattibile e soprattutto doveroso.
A livello istituzionale si sta continuando a tenere alta l’attenzione su questa storica azienda, verificando la possibilità di accesso ai fondi di solidarietà e si stanno esplorando anche alcuni percorsi paralleli che consentano di dare un po’ di respiro all’azienda.
La Provincia e il territorio possano avere ruolo essenziale in questa situazione, per aiutare e concretizzare quanto ipotizzato tra lavoratori, sindacati ed azienda lo scorso 23 ottobre.
Il tavolo di confronto tra istituzioni e forze politiche locali possiede quindi gli eventuali strumenti per agire sulla scorta di quello che era stato espresso da parte sindacale e sembrava recepito da parte datoriale. Cioè la scelta che andava coniugata con la volontà di rivalutare i tagli al personale e verificare la fattibilità del ricorso ad ammortizzatori sociali quali i contratti di solidarietà. Ci sono ancora trenta giorni a disposizione per far rivalutare la scelta aziendale, che non può essere condivisa se passa attraverso il taglio del personale. Si potrebbe tornare a dare al nostro territorio e ai lavoratori qualche speranza di cambio dì passo.
La Sicc è uno dei tanti casi polesani che stanno mettendo a dura prova il nostro territorio. Il Polesine ha le possibilità di difendere ed accrescere la propria economia come stanno facendo altri territori. Per garantire un futuro a quanti credono in questo territorio che oggi è l’ultimo in fatto di crescita occupazionale in Veneto. Ma un dato è imprescindibile: questo può accadere solo se tutti lavoriamo per un obiettivo comune. Le istituzioni, la politica, le parti sociali e gli imprenditori devono avere la forza la voglia la volontà dì convergere su percorsi che non siano unilaterali, ma condivisi.