Azzalin e Moretti (PD): “Sui vaccini Zaia non può cambiare versione in 48 ore e scaricare tutto su Mantoan: la responsabilità del decreto, poi sospeso, è interamente sua”
Venezia, 7 settembre 2017 – “Un presidente di Regione deve assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni, metterci la faccia. E sul caso-vaccini non è andata così: Zaia non può nascondersi dietro la figura, peraltro non voluminosa, del direttore generale dell’Area Sanità. Sul decreto nel giro di 48 ore sono apparse due versioni assolutamente inconciliabili”. A dirlo sono i consiglieri del Partito Democratico Graziano Azzalin e Alessandra Moretti, che attaccano il Governatore per le dichiarazioni sulla moratoria di due anni dell’applicazione della legge sull’obbligo vaccinale, adesso sospesa. Dichiarazioni su cui i due esponenti dem insieme al collega di partito Claudio Sinigaglia hanno annunciato un’interrogazione.
“Comunicando il parziale dietrofront della Regione con un lungo post sulla propria pagina Facebook, oggi Zaia ci fa sapere che è stato Domenico Mantoan a sospendere il decreto ‘temporaneamente, con decisione autonoma’, chiedendo alla Regione di attivarsi per un parere dal Consiglio di Stato sul contenzioso con il Governo. La stessa, totale, autonomia, ha aggiunto, che c’era stata nella formulazione del provvedimento. Tutta farina del sacco di Mantoan quindi. Un’affermazione che ci lascia sorpresi considerato l’importanza della questione. Una sorpresa che però diventa sconcerto rileggendo un’intervista apparsa sul Gazzettino appena due giorni fa, in cui a domanda precisa, il presidente del Veneto risponde che è stato lui a volere un decreto e non una delibera ‘per evitare strumentalizzazioni politiche’. È evidente che una delle due dichiarazioni non corrisponde alla realtà. Siamo curiosi di sapere, dunque, perché ha cambiato idea in così poco tempo e quale delle due versioni è la verità vera”.
I consiglieri Regionali
Alessandra Moretti
Graziano Azzalin