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SVENTATA LA RIDUZIONE DELLE DEDUZIONI FORFETARIE PER L’AUTOTRASPORTO

Per il parlamentare polesano una nota positiva in un momento difficile. Il problema era stato sollecitato con una interrogazione a firma dell’on.Crivellari e dell’on.Mognato, fondamentale il lavoro delle associazioni di categoria.

ROMA 30/07/2015 – Sventata la riduzione delle deduzioni forfettarie per l’autotrasporto. Moderata soddisfazione alla notizia che l’Agenzia delle Entrare nei prossimi giorni rivedrà la decisione delle settimane scorse che prevedeva la quasi scomparsa delle deduzioni forfettarie in modo retroattivo anche per il 2014.

Il problema nella settimana scorsa era stato motivo di una interrogazione a firma mia e del collega on. Michele Mognato per chiedere ai Ministeri competenti quali iniziative avrebbero intrapreso per calmierare il taglio imposto alle deduzioni forfetarie delle spese non documentate e quali azioni di tipo strutturale fosse possibile mettere in atto nel breve periodo per dare un incentivo ed un forte spinta allo sviluppo dell’autotrasporto in un momento di forte difficoltà del settore. Così l’on.Diego Crivellari impegnato sul fronte della difesa del settore dell’autotrasporto, soprattutto nel suo segmento medio piccolo, costituito prevalentemente da piccoli padroncini o aziende quasi familiari.

Con la decisione odierna – continua Crivellari – e il lavoro fondamentale delle associazioni di categoria si è raggiunto un primo accordo con l’amministrazione dello Stato per correggere una scelta che si stava dimostrando letale per il settore. Con l’art. 66, comma 5, del TUIR, le imprese di autotrasporto di merci per conto terzi potevano beneficiare di una deduzione forfetaria dal reddito per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore di una certa entità  diversa se effettuati fuori o dentro regione.

Tale agevolazione è rivolta principalmente ai piccoli imprenditori dell’autotrasporto, fondamentali per tutta la catena logistica italiana e spetta una sola volta per ogni giorno di trasporto, indipendentemente dal numero dei viaggi. La misura dell’agevolazione nel corso degli anni era rimasta invariata fino ad oggi, quando con la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate del 2 luglio scorso, è stata fortemente ridotta e disposta: da 19,60 a 6,30 euro per i viaggi intracomunali, da 56 euro a 18 per i viaggi entro la Regione, da 92 a 30 per quelli fuori ambito regionale.

Piccoli numeri, ma di vitale importanze per l’autotrasporto che grazie all’accordo odierno si sono fermati rispettivamente a 15,40, 44 e 73 euro. Ovvero una mantenimento di circa l’80 per cento delle deduzioni possibili negli anni precedenti. Credo che non venga vissuta come una vittoria piena, poiché è necessario fare molto di più per un settore come l’autotrasporto, ma sono convinto – ha concluso Crivellari – che l’azione di pressione e di stimolo affinché si cambiasse una decisione molto forte, potenzialmente in grado di ferire un’economia fondamentale per la logistica e per il trasporto italiano, sia stata un nota abbastanza positiva in un momento delicato e difficile come quello dei nostri giorni.