Rovigo 1 ottobre 2015 – Sono bastati solo quattro mesi e, pur non facendo NULLA, Bergamin è riuscito nel capolavoro di ridurre ai minimi termini la sua coalizione.
Gli è bastato decidere qualche componente nei Consigli di Amministrazione delle partecipate. Decisioni che sono certamente una presa in giro della città, dopo le promesse di scelte meritocratiche basati sui curricula. A proposito, possiamo vederli per capire perché li ha cestinati?
E, sempre a proposito di impegno alla trasparenza, sembra non abbia trovato il tempo nemmeno per presentare al Comune il rendiconto delle sue spese elettorali e la sua dichiarazione dei redditi … obbligando Avezzù agli adempimenti per la prevista sanzione.
Fatto sta che prima ha fatto arrabbiare i componenti di Presenza Cristiana, poi Avezzù e ora la Lega …
La Lega? Ma non è il suo partito?
No. L’assessore regionale Corazzari è stato chiaro. Voleva autosospendersi dalla Lega, ma lui è riuscito a garantire che il Partito non lo sfiducerà sugli atti amministrativi come la scelta delle persone da nominare, valuterà solo le decisioni politiche.
Ha minacciato di uscire e ricandidarsi a Sindaco con il Movimento 5 Stelle. Per questo, probabilmente, ha scelto Donzelli come assessore, per vicinanza politica ai pentastellati …
Ma Grillo lo sa? E Salvini che ne pensa?
Possiamo solo sorridere dell’originalità delle uscite pubbliche di questo personaggio della politica locale.
Volevamo sospendere il giudizio e valutarlo sui fatti, ma questi non si vedono.
Quello che è evidente è la tensione costante con i suoi alleati, ignorati e costretti ad inghiottire ogni possibile boccone amaro.
Pur conoscendo la resilienza dei moderati, è inevitabile che prima o poi anche la compassione ceda il passo alla necessità di mantenere fede agli impegni presi.
Dalla gestione dei profughi lasciata interamente al Prefetto (astenendosi da ogni incontro, salvo poi criticarlo), alle armi e turno serale per la Polizia Locale, alla raccolta dei rifiuti porta a porta, alle decisioni sulla bonifica della discarica, al risanamento del degrado di strade e marciapiedi, al recupero degli edifici pubblici abbandonati, al cinema e università da portare nel centro cittadino, alle scelte per rendere più efficienti e meno costosi i servizi pubblici, ai fondi per il sociale, alle iniziative contro il trasferimento degli uffici pubblici e per contrastare la progressiva desertificazione del centro, questo sindaco, incapace di fare squadra con la sua maggioranza, costantemente critico ed in conflitto con le altre istituzioni (dal Prefetto alla Provincia), con atteggiamenti velleitari da “fasso mi”, ha brillato solo per l’assenza!
Con il risultato di costringere un salviniano come Mario Contato, militante storico della Lega Nord, ad annunciare che denuncerà alla Procura della Repubblica l’avvenuta violazione di leggi e regolamenti.
E così arriviamo all’apoteosi di coniugare assenza politica e vicende giudiziarie.
Un capolavoro!
Il Segretario Provinciale – Julik Zanellato
La Segretaria Unione Comunale – Tosca Malagugini