Rovigo 23/11/2015 -Rispolvero un passaggio di un mio comunicato stampa del 10 ottobre in cui dichiaravo:“mettersi ormai nell’ottica di una sinergia con i territori veneti limitrofi al Polesine, che appartengono allo stesso nuovo collegio elettorale della Camera, ci permetterebbe di non subire ma di avvantaggiarci dei processi di riforma che stanno venendo avanti sugli enti locali, sulla gestione dei servizi pubblici e delle utilities, sulla riorganizzazione della sanità veneta; il Polesine insieme alla bassa padovana e al basso veneziano potrebbe essere il precursore di processi di gestione industriale dei servizi pubblici su scala regionale in grado di migliorare i servizi e di farli costare meno ai cittadini.”Del resto al centro del programma elettorale per le elezioni comunali di Rovigo il PD ed il centrosinistra avevano già proposto per la città un ruolo nuovo: quello di “capitale” dei servizi per un’area più vasta del Polesine che comprendesse tutto il basso Veneto.
Ci fa piacere che questa proposta stia registrando vasti consensi.Una prima pietra concreta è stata oggi posta dall’Assemblea dei soci di Polesine Acque, nella quale la maggioranza dei Sindaci, inclusi quelli del PD e del centrosinistra, ha deliberato l’avvio dello studio dell’ipotesi di fusione tra l’azienda polesana ed il C.V.S. Spa di Monselice, costruendo i presupposti per unificare intanto il primo grande servizio pubblico della nuova Area Vasta, di cui dovranno essere protagonisti Rovigo e gli altri 49 Comuni del Polesine.Julik Zanellato – Segretario Provinciale del Partito Democratico